di Francesco Ferri
La Sea Zero sarà la prima nave da crociera ad emissioni zero. Questo grazie all’utilizzo di “vele alari”, anche definite “vele solari” perché ricoperte di pannelli solari pronti ad immagazzinare la luce e fornire energia alla nave. Una vera e propria rivoluzione per il settore, che entrerebbe in funzione per il 2030.
La nave ad emissioni zero
Come riportato da Focus il progetto definitivo della Sea Zero dovrebbe essere approvato entro il 2026, così che la costruzione inizi l’anno successivo. In questo modo sarà possibile salpare a bordo della nave ca crociera ad emissioni zero entro e non oltre il 2030. Per ottenere questo particolare obbiettivo la nave utilizzerà delle vele solari retrattili, lunghe 50 metri e ricoperte da circa 1.500 m2 di pannelli solari. Il progetto di ricerca dell’azienda norvegese Hurtigruten sembra essere una sfida decisamente ambiziosa ma totalmente ecosostenibile. Un battello per 500 persone più equipaggio, dotato di vele retrattili e batterie da 60 megawatt. La ricarica di queste ultime avverrebbe a ogni attracco utilizzando solo energia elettrica norvegese, prodotta al 98% da fonti rinnovabili.
Le vele solari
La vele solari sono studiate per raccogliere la luce per quasi 24 ore al giorno, nel corso delle lunghissime giornate estive scandinave. Oltre a raccogliere energia in questo modo, le vele sono studiate per poter ruotare servendosi quindi anche dell’energia eolica in autunno e primavera, quando le giornate sono più corte ma i venti del nord molto più intensi. Si tratta senza ombra di dubbio di un progetto innovativo e destinato, se funzionale, a cambiare le carte in tavola del trasporto marittimo.
L’inquinamento delle navi da crociera
Secondo un rapporto di Transport & Environment, in un solo anno, tutte le navi da crociera dell’operatore Carnival hanno emesso dieci volte più ossido di zolfo rispetto a tutte le auto immatricolate in quel medesimo periodo di tempo. In pratica una sola nave da crociera emetterebbe tanto ossido di zolfo quanto 25 milioni di automobili! Questo a causa dell’enorme quantità di energia richiesta da un transatlantico, normalmente prodotta con motori diesel-elettrici, che consumano circa 250 tonnellate di carburante al giorno.
Per rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie dal mondo, continuate a seguire Nasce, Cresce, Informa!
© RIPRODUZIONE RISERVATA