Bambini (@Shutterstock)
Le battaglie contro la discriminazione e la proliferazione di stereotipi negli ultimi anni hanno portato a piccole rivoluzioni ma di grande significato. In una scuola toscana è stata ideata una nuova forma di educazione al rispetto e all’uguaglianza. Anche un semplice grembiule, però, ha generato le solite critiche…
Arriva dall’istituto comprensivo Salutati – Cavalcanti di Borgo a Buggiano, in provincia di Pistoia, una nuova idea per incentivare la parità di genere. Il dirigente scolastico ha garantito che a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2023-2024 il grembiule giallo sarà l’unico ammesso per tutti i bambini che frequentano la scuola materna. L’istituto predispone già che gli studenti che frequentano la scuola elementare indossino tutti lo stesso grembiule di colore blu. Il personale dell’istituto ha quindi stilato una lista di motivazioni che affianchino la funzione educativa, come riportato anche da Il Corriere della Sera.
Tra le motivazioni principali vi è la scelta di voler rendere i bambini uguali affinché non si creino delle discriminazioni tra i gruppi vestiti in maniera “diversa”. A tal proposito è stato, inoltre, scelto di non differenziare i grembiuli per lunghezza o ornamenti che possano identificare il grembiule per femmine o maschi. Inoltre la decisione è stata dettata dal fatto di voler uniformare il colore unico in entrambi i gradi di insegnamento previsti dalla scuola. Il collegio docenti ha poi spiegato che la scelta della propria identità di genere si effettua solitamente tra gli 11 e i 14 anni. Il grembiule unico permette quindi ai bambini di arrivare a quello stadio privi di stereotipi.
Attraverso un post su instagram il senatore della Lega Simone Pillon ha espresso il proprio disappunto. Dopo aver caricato un immagine di un grembiule giallo con un simbolo del divieto ha commentato: “Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equalitý si inventasse il grembiule giallo all’asilo” seguito da un pensiero di carattere etico “Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all’asilo ce la facciamo a lasciarli in pace? I bambini sono maschi, e le bambine sono femmine. Non è difficile da capire…”.
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