di Redazione NCI
Nelle stazioni italiane è purtroppo all’ordine del giorno assistere a uno scippo o a un’aggressione. Nemmeno la presenza della polizia ferroviaria può arginare del tutto la criminalità, un esempio è il recente episodio verificatosi a Bologna. Quello che sembrava un furto come tanti però ha assunto presto tinte grottesche.
La vittima, una ragazza di 24 anni di origine rumena, ha denunciato il furto della sua borsa agli agenti della Polfer. La giovane ha dichiarato che, mentre si trovava al binario 6 della stazione di Bologna, due figure femminili l’avrebbero aggredita e avrebbero commesso la ruberia. In seguito, sempre secondo le ricostruzioni della derubata, le rapinatrici si sarebbero date alla fuga.
Scena abbastanza “normale” quella ripresa dalle telecamere, almeno sulla carta. Ciò che ha insospettito gli agenti è stato invece il comportamento della donna che, nonostante non fosse stata tacciata di alcuna colpa, ha manifestato atteggiamenti insoliti e irrequieti. È solo dopo qualche domanda degli investigatori però che la 24enne si è vista costretta a svelare l’amara verità.
Scippo in famiglia
La malcapitata ha ceduto, ammettendo di conoscere le autrici della delinquenza. Una delle artefici della rapina è risultata essere addirittura sua sorella. Per questo era tanto reticente di fronte alla Polizia Ferroviaria. Una volta attestata l’autenticità dello strano intreccio è scattata la caccia alle fuggitive. Le borseggiatrici sono state trovate qualche ora più tardi all’interno di un campo nomadi della città.
Non ci è dato sapere per quale motivo la fuorilegge abbia scelto di colpire una propria consanguinea, sempre che ne sia accorta lì per lì. Forse il reato è stato commesso dopo un litigio in famiglia, o forse no, il movente è ancora tutt’altro che chiaro. In attesa di risposte che potrebbero non arrivare mai, vi consigliamo di continuare a seguirci sul sito di NCI!
di Gabriele Nostro
© RIPRODUZIONE RISERVATA