Al mondo esistono delle rane molto particolari, che nel sonno diventano quasi del tutto trasparenti. Oltre ad essere incredibilmente sceniche, queste potrebbero racchiudere importanti informazioni per comprendere meglio la coagulazione del sangue negli esseri umani. Com’è possibile? Scopriamolo insieme!
Questi particolari animali sono grandi all’incirca quanto un marshmallow e trascorrono le loro giornate a dormire sulle foglie verdi dei Tropici. Proprio con queste foglie le rane di vetro si mimetizzano, diventando trasparenti al 61%, in modo tale da sfuggire all’attacco dei predatori.
Gli scienziati conoscevano già da tempo questi piccoli animali, ma solo ora, dopo innumerevoli ricerche, hanno scoperto che sono in grado di raccogliere il sangue in punti specifici dei loro corpi senza essere influenzate negativamente dai coaguli. Lo studio di queste rane potrebbe addirittura portare ad un avanzamento della medicina nell’area delle coagulazioni pericolose. Questo tipo di coagulazioni ad oggi sono una condizione comune a moltissime persone e sarebbe utilissimo trovare una soluzione.
Jesse Delia, ricercatrice presso il Museo di Storia Naturale a New York (USA) ha dichiarato a BBC News: “Se capovolgi queste rane, potrai osservare il loro cuore battere da solo. Puoi persino guardare ciò che si nasconde sotto la pelle tra cui i muscoli; infatti la maggior parte del corpo è trasparente”.
La scoperta dei ricercatori Jesse Delia e Carlos Taboada della Duke University ha permesso di comprendere come le rane di vetro svolgano questa funzione veramente insolita e straordinaria. Gli scienziati sono riusciti a misurare l’opacità della pelle delle rane illuminandole con luce di diverse lunghezze d’onda sia mentre erano attive sia mentre dormivano. Attraverso questo metodo hanno scoperto che le crature accumulano il sangue all’interno del loro fegato.
Come spiega Delia: “In qualche modo immagazzinano la maggior parte dei globuli rossi nel fegato, quindi queste cellule vengono in precedenza separate dal plasma. Il plasma circola comunque, ma in maniera tale che non si inneschi nessun coagulo“.
Circa l’89% delle cellule del sangue dell’animale si raggruppano e questo, quasi raddoppiando le misure del fegato, permette alle rane di diventare trasparenti. Durante la notte, invece, per poter cacciare o accoppiarsi, le rane rilasciano i globuli rossi e così anche il fegato torna alle dimensioni iniziali. Ognuna di queste creature, spiega Taboada, è comunque in grado di coagulare il sangue quando le è necessario, per esempio quando è ferita.
La capacità di raggruppare e coagulare selettivamente il sangue è il “superpotere” di queste creature e lo studio di questo fenomeno potrebbe portare a una migliore comprensione della coagulazione in generale. In moltissimi altri animali la raccolta di sangue, che porta alla coagulazione, può essere estremamente pericolosa per la vita. Negli esseri umani, ad esempio, può causare attacchi di cuore.
Tuttavia, gli scienziati impegnati in questa ricerca sottolineano che questa scoperta, per essere applicata nella medicina umana, potrebbe richiedere decenni.
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