di Redazione NCI
Milano ha già un’arena che è un capolavoro. Ovviamente, stiamo parlando della “Scala del calcio”, San Siro, che dal 2027 verrà sostituito dal nuovo stadio di Inter e Milan. È già da diversi anni che si parla del nuovo impianto in comune tra le due milanesi, sempre unite per il bene della città meneghina, e altrettanto agguerrite sul campo.
Ora, finalmente, il Comune di Milano ha dato il via libera per l’avvio dei lavori, e nei prossimi giorni dovrebbe arrivare l’ufficialità del progetto approvato. Andiamo a vedere insieme cosa verrà realizzato e perché l’impianto è già definito il “più ecosostenibile d’Europa”.
Pezzi di Milano nel nuovo San Siro e il futuro del Meazza
Lo studio statunitense “Populous”, a cui è stata affidata la progettazione e la realizzazione del nuovo impianto, ha basato il design dell’opera sui monumenti principali della città. Principalmente, si sono “aggrappati” alle linee della Galleria Vittorio Emanuele II e ovviamente, al Duomo di Milano.
Ma che ne sarà dell’attuale San Siro, il “Meazza”? Il futuro della “Scala del Calcio” deve ancora essere definito con precisione, ma una cosa è certa: fino alla primavera del 2026, rimarrà lì dov’è. Infatti, lo stadio ospiterà la cerimonia di apertura dei giochi olimpici invernali dello stesso anno. Dopo di che l’impianto verrà demolito solo in parte, e trasformato in un “distretto sportivo e commerciale”. Il sindaco meneghino Sala però spinge per un acquirente privato, che possa mantenerlo in vita e attivo.
Cosa dobbiamo aspettarci da questo “distretto”?
Dopo la importante limitazione ricevuta dal Comune di Milano circa l’indice volumetrico dell’impiego del cemento, fissata a 0,35, il progetto è già sotto riesame dei dirigenti delle due società “mandanti”. Questo limite nega la costruzione di centri commerciali, alberghi e così via, in favore del verde della zona. Inizialmente il progetto prevedeva una zona verde, anche se insieme a questa, sarebbe dovuto sorgere un complesso di edifici.
Le aspettative nei confronti dell’intero progetto sono comunque piuttosto alte. Infatti, la “Populous” si è occupata di oltre 1000 stadi, e tra questi ci sono i celeberrimi Wembley Stadium, il Tottenham Hotspur Stadium e gli stadi olimpici di Sydney 2000 e Londra 2012. Un curriculum niente male, insomma.
Lo stadio più green d’Europa
Il nuovo San Siro ha un aspetto decisamente moderno, ma stando al progetto non è solo un’opera d’arte, ma anche amico dell’ambiente. Grazie alle applicazioni innovative presentate nel disegno, tra cui l’installazione di pannelli solari e appositi sistemi di raccolta dell’acqua piovana, sarà lo stadio con l’impatto ambientale più basso d’Europa.
Essendo basato, come detto, sul Duomo di Milano e sulla Galleria Vittorio Emanuele II, ci sarà proprio una galleria in vetro che circonderà l’intero impianto, e questa sarà ventilata naturalmente. Saranno ovviamente disponibili anche riscaldamenti passivi. Il corpo esterno sarà costituito da importanti pareti di vetro, e sarà dotato di luci personalizzabili. Queste andranno ad agire come accade nell’Allianz Arena del Bayern Monaco, ovvero colorando lo stadio a seconda della squadra che giocherà in casa.
Inoltre, la capienza verrà diminuita da circa 80mila posti a sedere, ai nuovi 65mila. Questa mossa andrebbe a favorire il comfort e la “vivibilità” dell’ambiente. Quindi, dopo alcuni anni di rinvii dovuti al Covid-19 (ma non solo), Inter e Milan potranno finalmente iniziare a vedere la loro nuova casa prendere forma. Non ci resta che aspettare l’ufficialità del progetto, e il 2027 per vederlo finalmente ultimato. Gli incassi previsti, a testa, si aggireranno intorno agli 80 milioni all’anno.
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di Mattia Trincas
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