Un uomo di 39 anni ha cercato di sposarsi ma non gli è stato permesso perché aveva già una moglie. L’assurda storia risale a due anni fa, negli uffici del comune di Salerno. Vani sono stati i tentativi degli ultimi anni per annullare l’atto di matrimonio. L’ultimo risvolto vede il suo epilogo solamente nelle scorse settimane…
L’incredibile scoperta avviene il 15 luglio 2020 quando un ufficiale di Stato civile del Comune di Salerno mostrò allo sfortunato promesso sposo il famigerato estratto dell’atto di matrimonio. Il testo era inequivocabile e riportava che aveva “contratto matrimonio a Santo Domingo il 10 luglio del 2014“, come riportato dal quotidiano locale La Città.
La vicenda scatenò, come è possibile immaginare, non solo il panico del futuro marito, ma anche le furie della sua fidanzata; convinta, com’è riportato, che il suo sposo le avesse nascosto un’altra moglie. A quietare gli animi fu solamente il passaporto del malcapitato, a testimonianza del fatto che l’uomo non fosse oltreoceano al momento del presunto matrimonio, bensì a Salerno.
L’uomo ha sporto denuncia quello stesso giorno del 2020 in cui scoprì l’accaduto. Attraverso alcune indagini, si è scoperto anche che la fasulla moglie si è poi trasferita in Italia e che risulta persino iscritta all’Anagrafe nazionale della popolazione residente. La sposa è stata poi inserita nel registro degli indagati con l’accusa di sostituzione di persona e falso ideologico. Tuttavia, solo pochi mesi dopo, nel novembre 2020, il caso fu archiviato poiché da ritenersi prescritto, dato che erano ormai passati 6 anni.
Il promesso sposo, però, non si è dato per vinto. Data l’urgenza del matrimonio con la sua vera amata, nel marzo 2021 ha chiesto che il caso venisse riaperto:
“Ho urgente necessità di annullare il presente matrimonio mai celebrato. S’evince dal mio passaporto che in quel periodo non ero assolutamente nella Repubblica Dominicana ma in Italia. È stato tutto falsamente eseguito: anche l’apposizione della mia firma fasulla. Al Comune di Salerno mi chiedono di presentare l’accertamento del giudice ai fini della cancellazione per poter serenamente sposare la mia compagna“.
Anche in questa seconda sede, avvenuta un anno fa, il caso non ha avuto un seguito felice per il salernitano. Il gip ha infatti confermato la prescrizione del procedimento e negato la riapertura delle indagini, rimandando gli accertamenti dell’accusa in sede civile. Tramite il suo avvocato, il tutto è stato quindi riproposto alla Prima sezione civile del Tribunale di Salerno. Qui, il giudice Valentina Chiosi ha rilevato d’ufficio l’inammissibilità del ricorso, fissando allo scorso 4 ottobre l’udienza per la comparizione personale.
Si conclude, infine, che “se la richiesta d’annullamento attiene alla formazione dell’atto di matrimonio, la domanda va presentata nel Paese in cui l’atto è stato formato”; quindi a Santo Domingo. In sintesi, dopo due anni di processi, lo sfortunato promesso sposo non ha ancora risolto la matassa. Riuscirà mai a sposare la sua amata? Lo scopriremo solo col passare del tempo (e dei processi).
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