di Tommaso Casolla
La Russia sta attraversando un periodo storico che risulterà fondamentale per la sua storia. Due giorni fa il conflitto con l’Ucraina ha raggiunto il triste traguardo di 170 giorni di guerra. Le manovre offensive non accennano a fermarsi e il Presidente Vladimir Putin sembra determinato più che mai. Sembra infatti che ora sia concentrato ad affrontare uno dei problemi principali interni alla Federazione: la crisi demografica.
Una popolazione in calo per decine di anni
La Russia ha da sempre fatto del numero della popolazione la sua forza. Una nazione tanto vasta da occupare due continenti non ha mai avuto problemi a livello di demografia. Complice anche un arretratezza tecnologia che durava dai tempi dell’Impero zarista, la Russia ha sempre vinto le sue guerre non preoccupandosi particolarmente del numero di morti in battaglia. Per questo motivo in entrambe le guerre mondiali fu la nazione col più alto numero di perdite rispetto anche alla Germania, sconfitta entrambe le volte. Il primo a rendersi conto del possibile problema fu Stalin che diede il via ad un programma di recupero economico e demografico nei confronti dell’occidente. Grazie alle sue manovre la parte prettamente russa dell’Unione Sovietica vide un aumento nel tasso di crescita della popolazione di quasi l’1%.
Con la caduta del regime comunista nel 1991 il trend positivo si interruppe. La nuova federazione Russa in appena 20 anni perse 6 milioni di persone a causa soprattutto della crisi finanziaria del 1998. Secondo quanto riporta il The Moscow Times, giornale indipendente Russo, da quando Putin è tornato al potere nel 2012 il numero è ricominciato a salire arrivando a quota 145,1 milioni all’inizio di quest’anno, ancora lontano dai 147 milioni del 1989. Le ambizioni del Presidente sono apertamente quelle di arrivare a rivaleggiare con gli Stati Uniti come prima economia mondiale ma per fare ciò il numero della popolazione non è ancora abbastanza.
“Mother Heroine”: ecco come la Russia incentiva le nascite
Nel 1944, a seguito del secondo conflitto mondiale, Stalin introdusse un premio in denaro per le madri che partorivano il decimo figlio, bonus che venne poi revocato nel 1991. Oggi sul portale ufficiale di informazioni legali, il Governo ha reso nota la reintroduzione del titolo. L’avviso, riportato dall’agenzia Tass, cita: “Il titolo di Madre Eroina, da assegnare a una madre cittadina della Federazione Russa, che abbia partorito e cresciuto dieci o più bambini cittadini della Federazione Russa”. Il The Moscow Times ha reso noto che l’idoneità per ricevere il premio sarà raggiunta con il primo compleanno del decimo figlio e consisterà in un versamento di 1 milione di rubli (15.5o0 euro circa). Putin ha definito questa manovra come una misura “cardine” per far fronte alla crisi demografica russa.
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