di Francesco Ferri
Stando a quanto riportato da SkyTG24 Vladimir Putin, Presidente russo, avrebbe ufficializzato l’annessione alla Federazione russa delle quattro regioni contese con l’Ucraina. Le zone in questione sono Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, le stesse in cui è stato indetto recentemente il referendum per la loro annessione alla Russia…
Cosa succederà ora?
“Il popolo ha fatto una scelta netta. Ora i loro abitanti diventano nostri cittadini per sempre” – queste le parole di Vladimir Putin, riportate da SkyTG24, spese per il discorso avvenuto durante la cerimonia di annessione delle regioni. Questa manovra rappresenta però una situazione molto delicata. Il referendum infatti, ha ricevuto forti critiche dall’opinione pubblica mondiale.
Tenendo conto di ciò, il rischio di conflitto atomico potrebbe diventare uno scenario non così improbabile, nel caso in cui le regioni venissero attaccate. Difatti, entrando a far parte della Federazione russa, qualsiasi attacco a quei territori potrebbe subire una contro risposta maggiore. “Questo non è un bluff, la Russia ha il diritto di usare l’arma nucleare se lo riterrà necessario” – queste le parole di Dmitry Medvedev, vicepresidente del consiglio di sicurezza di Mosca con cui aveva già minacciato di ricorrere ad armi di distruzione di massa.
Gli avvertimenti del Presidente Putin e l’invito a riaprire i negoziati
La paura dell’aumento delle tensioni, con conseguente impiego di armi nucleari non è così ingiustificata. Il problema risulta essere il fatto che, al di là del referendum tenutosi, le truppe russe non controllano militarmente le regioni (almeno non del tutto), e l’esercito ucraino sta continuando la propria controffensiva in queste zone, dando del filo da torcere alle truppe nemiche.
La Russia potrebbe così ricorrere all’utilizzo di armi atomiche anche in risposta ad un attacco convenzionale, se ciò dovesse mettere a repentaglio la sicurezza del Paese. Nel caso in cui dovessero essere impiegate armi atomiche, USA e alleati hanno già annunciato che interverrebbero con conseguenze catastrofiche per la Russia.
Nonostante la conferma che le popolazioni delle quattro regioni contese facciano ormai parte della Federazione russa, è lo stesso Putin a invitare Kiev al tavolo dei negoziati. “L’Ucraina deve cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta dell’annessione della popolazione delle quattro regioni ucraine non è più in discussione“. Con queste parole riportate dall’ANSA, Putin ha voluto sottolineare ancora una volta che il referendum sia ritenuto valido, lasciando inoltre aperta la possibilità di un definitivo cessate il fuoco.
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