La tensione in Russia è ormai ai massimi livelli. Una donna di 46 anni con origini ucraine, ma con la cittadinanza russa dal 2021, è stata arrestata a Yalta per un motivo davvero assurdo. La 46enne infatti sarebbe “colpevole” di avere sulle unghie i colori giallo e blu della bandiera ucraina; un “oltraggio” di questi tempi.
Molti siti d’informazione russi hanno ripreso la notizia, tra cui Lenta.ru. La donna in questione, Olga Dyachenko, ha un’agenzia di traduzioni e a denunciarla è stata proprio un suo cliente. L’uomo ha subito notato la particolare manicure della 46enne, con alternati sulle unghie i colori giallo e blu della bandiera ucraina. Sull’anulare, invece, il rosso e il nero che rimandano ai nazionalisti ucraini di Pravda Sektor, organizzazione paramilitare bandita in Russia.
Il cliente dell’agenzia ha quindi deciso di denunciare Olga Dyachenko all’Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa. La donna è stata convocata nella stazione di polizia di Yalta, la città in cui vive. La polizia ha interrogato e poi rilasciato la 46enne, in attesa di giudizio.
Nella denuncia il cliente dell’agenzia di Olga Dyachenko ha spiegato accuratamente: “Le unghie che sono decorate con i colori di un traditore nazionale”. La donna ha provato a difendersi: “Non c’è nulla di sospetto al riguardo: la mia è una normale manicure multicolore e chi ha sporto denuncia si è inventato tutto. Ho le unghie decorate da due settimane e fino ad adesso nessuno se ne era preoccupato”. Il rapporto di polizia è ora sul tavolo del dipartimento locale dell’Fsb, nel frattempo però la donna ha dovuto togliere lo smalto dalle unghie.
Negli ultimi due mesi sono tantissimi gli arresti avvenuti in Russia, alcuni veramente ai limiti del ridicolo. Clamoroso l’arresto di Vladimir Kara-Murza, ex giornalista e noto oppositore del premier russo, accusato di “camminare in modo sospetto”. Epurazioni anche tra i filo-governativi, con 150 agenti dei servizi segreti licenziati e arrestati, oltre all’arresto di ex fedelissimi di Putin come Sergei Beseda e Vladislav Surkov.
Non possiamo dimenticare i migliaia di cittadini russi fermati, anche con le maniere forti, dalla polizia russa, solamente per aver protestato contro la guerra in Ucraina.
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