di Elena Barbieri
Russia – Anche Amazon decide di fermare la spedizione di prodotti e gli accessi a Prime Video in segno di solidarietà per ciò che sta subendo l’Ucraina. Il colosso dell’e-commerce ha seguito l’esempio di altre società americane, tra cui Mc Donald’s. Anche Starbucks, Coca Cola, Pepsi e Spotify hanno preso decisioni simili in risposta all’invasione russa.
Il gruppo delle società che stanno contribuendo ad isolare il territorio russo si amplia. Nei giorni scorsi, oltre a quelle che abbiamo già citato, anche Ikea, Volkswagen, Lego, Netflix, Toyota e Samsung hanno preso decisioni simili. Dal 5 marzo anche Visa e Mastercard si sono unite alla causa, Visa ha giustificato la scelta parlando di “inaccettabili eventi a cui abbiamo assistito” e Mastercard “la natura senza precedenti dell’attuale conflitto, che crea una situazione economica incerta“.
Russia, anche Amazon condanna le sue azioni
Il gruppo Amazon ha annunciato l’interruzione dei suoi servizi su territorio russo, in seguito ad aver già bloccato la vendita di servizi di cloud. “Abbiamo sospeso la spedizione di prodotti e non accetteremo più nuovi clienti Aws con sede in Russia e Bielorussia e venditori di terze parti Amazon. Stiamo inoltre sospendendo l’accesso a Prime Video per i clienti con sede in Russia e non prenderemo più ordini per New World, che è l’unico videogioco che vendiamo direttamente in Russia“.
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di Elena Barbieri
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