di Federico Minelli

Un decano del calcio internazionale, sia giocato che non. E anche quando parla, Karl-Heinz Rummenigge non è mai banale. In un’intervista concessa ad “AS“, tabloid spagnolo, l’ex direttore generale del Bayern Monaco ha parlato di Superlega, Bayern, Barcellona, ma anche di tanto altro… Andiamo quindi a vedere le sue parole a riguardo.

Bayern-Barcellona: il commento sui Blaugrana alla vigilia della sfida di Champions League

In vista di Bayern Monaco–Barcellona, sfida valida per la seconda giornata del girone C di Champions League, l’icona tedesca ha parlato dei Blaugrana e del futuro, anche economico, del club:

“Il Barcellona è sempre stato un modello con la Masia. Gli anni che passano però hanno cominciato a farsi sentire e il club si è trovato in problemi finanziari molto seri. Ma conosco bene Laporta, è uno ottimista: invece di ricominciare con pazienza ha preferito un modo di ripartire più rapido”.

E proprio su questo argomento, Julian Nagelsmann si era esposto in maniera abbastanza decisa, con Kalle che ha deciso di riprenderlo:

“Julian ha sbagliato a fare dichiarazioni politiche, quella è una cosa che spetta a Oliver Kahn e a Herbert Hainer. Ognuno dovrebbe limitarsi a parlare della propria area di competenza”.

Julian Nagelsmann (@Shutterstock)

Rummenigge scettico sulla Superlega: “Non si farà”

Tuona inoltre decisa la voce del due volte Pallone d’Oro sull’argomento Superlega, che ha spiegato per quale motivo non avrebbe funzionato:

“Sono sicuro che questo tema [la Superlega] non sarà più discusso tra i grandi club di Francia, Inghilterra e Germania. E una Super League senza la partecipazione di questi tre campionati non accadrà mai. La risposta del pubblico, dei media e dei fan è stata così drammaticamente negativa che nessuno oserà tornare a quel punto.

Non avrebbe aumentato drasticamente gli incassi dei club, avrebbe avuto solo due conseguenze. In primo luogo avrebbe livellato i club di Inghilterra, Spagna e Italia, cioè le nazioni che si erano impegnate a suo tempo. E in secondo luogo, non ci sarebbe stata alcuna retrocessione. Nessuna delle due cose avrebbe funzionato in Europa, semplicemente perché i fan non le vogliono“.

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