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Roguelike: da Returnal a Deathloop, il ritorno del genere

di Redazione NCI

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Gioca. Muori. Ricomincia. Per quanto semplificato, il meccanismo alla base del Roguelike, può racchiudersi in queste semplici indicazioni. Livelli procedurali, strutture ed elementi di gioco e dello scenario generati casualmente all’avvio, ogni partita è così, nella pratica, diversa dalla precedente.

Ad ogni morte si mescolano le carte e via di nuovo nei meandri di qualche oscuro dungeon. Il nostro personaggio e noi, dietro il pad, miglioriamo di volta in volta: la memoria muscolare, fedele compagna di ogni gamer, si fa più precisa; i power up più utili o permanenti quando possibile ed ogni camera esplorata ci porta sempre più vicini alla meta. La morte, però, è sempre dietro l’angolo ed ogni errore ci porterà immancabilmente dove tutto è iniziato.

Il Roguelike è un genere che non perdona, forse è per questo che è considerato un genere per pochi, non di certo per i casual gamer, eppure, grazie a titoli con The Binding of Isacc ed Enter The Gungeon, che tengono alta la bandiera del genere, la fan base è rimasta salda e negli anni è cresciuta in maniera esponenziale.

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Nuovo sangue e nuove meccaniche: la rinascita del genere

In tempi recenti, invece, proprio con la nascita del mercato per le console di nuova generazione il genere sembra essere tornato al centro dei riflettori. Primo tra tutti Hades, il piccolo capolavori di Supergiant Games, che ha già fatto il suo debutto ormai su tutte le piattaforme. Di stampo classico, il titolo ci mette nei panni di Zagreus, figlio di Ade, che dovrà attraversare tutto l’oltretomba per trovare la madre. Un titolo che è già definito un classico del genere: con meccaniche care agli appassionati, una trama solida ed un design sicuramente ispirato ed accattivante. Ma se Hades mantiene comunque un’anima indie, altri titoli più blasonati hanno fatto il loro ingresso in campo.

Due delle uscite più attese dell’ultimo periodo, già nella line up di PS5, sembrano rappresentare la nuova frontiera del genere. Imboccando una strada che strizza l’occhio al mercato mainstream, Returnal e Deathloop rappresentano la svola, forse, per un genere che ha ancora molto da offrire.

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Returnal e Deathloop aprono la strada al Roguelike

Cominciamo subito con Returnal, la più grande produzione, finora, di Housemarque. Con un ambientazione più cupa ed ispirata sicuramente a capisaldi del cinema, come Alien, ci mette nei panni di Selene un’astronauta arenata su un pianeta sconosciuto. Bloccata in un loop temporale generato dal pianeta stesso; durante il percorso verso “la fine” la protagonista affronterà gli orrori di Atropos ma anche la propria oscurità legatasi, in qualche modo, al pianeta.

Il titolo di Housemarque si basa sul già rodato Unreal Engine 4 e forti di una potenza di calcolo adatta, le deformità aliene che si scontreranno con Selene renderanno il titolo un bullet hell dall’elevata difficoltà. Un altro elemento a cui prestare attenzione sono le armi e gli accessori per Selene che troveremo lungo il cammino. Grazie al feedback atipico ed ai grilletti adattivi del pad PS5 ogni arma in gioco avrà una seconda modalità di fuoco. Returnal si prospetta un avventura non per i deboli di cuore.

All’altro angolo abbiamo invece l’ultima fatica dei ragazzi di Arkane Studios, Deathloop, con un gameplay largamente ispirato ai precedenti lavori dello studio, Dishonored e Prey.

In Deathloop impersoneremo Colt, un assassino col compito di eliminare 8 bersagli entro la mezzanotte dello stesso, infinito giorno. Fallire in questo intento o morire porterà al riavvio di tutto il loop in cui si trova imprigionato.

Con un impianto narrativo ben definito, Deathloop ci getta nei meandri dell’isola di Blackreef, tanto colorata quanto pericolosa. Proprio la mappa di gioco è la prima, grande differenza nei confronti dei roguelike più classici. A differenza di Returnal od altri esponenti del genere, Blackreef è una mappa con una personalità e delle caratteristiche che sono parte della narrazione. La struttura non cambierà casualmente ad ogni ciclo, ma anzi, saranno proprio i diversi momenti del giorno in cui si visita che ne scandiranno l’esplorazione.

Imparare la conformazione degli ambienti, riconoscere i luoghi in cui trovare upgrade e armi e memorizzare i pattern dei nemici nei diversi orari del giorno. Queste meccaniche sono parte integrante di un gameplay che si discosta dalla frenetica improvvisazione tipica di un genere come il Roguelike. Figlio delle valide creazioni degli Arkane Studios, Deathloop, da modo al giocatore di scegliere tra diversi approcci per affrontare l’avventura.

Un altro elemento di gameplay che si discosta dalle basi del Roguelike è la presenza di un aspetto multigiocatore competitivo. Oltre a Colt i giocatori potranno controllare anche Julianna, con l’intento di proteggere il loop temporale a Blackreef; si potranno cosi invadere le partite di altri giocatori casuali ed interferire con loro gioco, cercando di eliminarli il prima possibile.

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Il futuro del roguelike

Se da un lato possiamo considerare Returnal come il primo Tripla A ad affacciarsi sul mondo dei roguelike e che ne mantiene immutate le caratteristiche, dall’altro dobbiamo affrontare i cambiamenti introdotti da Deathloop come una naturale e fisiologica deriva del genere.

I puristi che avranno ormai maturato centinaia o migliaia di ore su Isacc o sul più nuovo Loop Hero si troveranno sicuramente a proprio agio nell’affrontare le orde di mostri alieni presentate da Returnal, nonostante l’elevata difficoltà di un titolo che sembra non fare sconti a nessuno.

I neofiti del genere invece potranno farsi trascinare nella colorata follia di Deathloop, rassicurati dalle meccaniche introdotte, come la possibilità di salvare le armi ed i perk che preferiscono nel proprio loadout, alleggerendo il carico della sfida proposta.

Qualunque sia il futuro del genere, che siate appassionati o meno, i risvolti degli ultimi mesi fanno pensare a un periodo d’oro per il Roguelike. Non vi resta così che dare un possibilità, se non lo avete già fatto, a questi nuovi titoli. Sperando che si guadagnino un posto d’onore nella vostra libreria, così come è già per molti molti giocatori. Continuate a seguirci su NCR!

di Michele Messina

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