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Romagnoli – Milan: si tratta, ma senza Raiola

Proseguono le trattative per il rinnovo di Alessio Romagnoli, capitano del Milan in scadenza a giugno 2022, ma con una figura in meno. Infatti, la dirigenza Rossonera e il difensore hanno deciso che è più proficuo trattare senza Mino Raiola, agente del calciatore.

Romagnoli come Donnarumma? Il Milan non ci sta!

Dopo il pesantissimo addio di quest’estate di Gianluigi Donnarumma, svincolatosi a zero e approdato a Parigi, il Milan sembra aver imparato la lezione. Difatti, le trattive con Romagnoli, avviate già a settembre, stanno andando avanti senza l’opinione dell’agente italo-olandese.

A rafforzare l’ipotesi che la dirigenza del club non voglia avere a che fare con il procuratore, c’è il fatto che già al primo incontro con il giocatore, tenutosi lo scorso settembre, all’attenzione di Paolo Maldini e Frederic Massara è stato invitato solo il capitano. E, vista la situazione, non sorprenderebbe se accadesse lo stesso per il prossimo incontro, in programma per la fine di novembre.

Il ruolo di Romagnoli: non più titolare, ma ancora nel progetto

Il 26enne, ormai al Milan da sei anni, sarebbe disposto a rinunciare al posto da titolare fisso pur di restare. Ormai la concorrenza si è fatta piuttosto agguerrita: infatti Simon Kjaer e Fikayo Tomori sono diventati i punti di riferimento per Stefano Pioli, che però è aperto all’idea di far girare spesso la squadra.

Il contratto attuale lo dipinge come il giocatore più pagato della rosa, con un ingaggio da 6 milioni di euro l’anno. Visto però il minore impiego in vista, il club vorrebbe tagliare le cifre di questo oneroso accordo. L’offerta attuale di Maldini si aggira sui 3,5 milioni di euro, ma il difensore azzurro vorrebbe tentare di non scendere sotto i 4,5.

Raiola out? Perché sì e perché no

Mino Raiola è un personaggio complesso da decifrare. Da un certo punto di vista è ammirabile, perché ha fatto della sua sfrontatezza un marchio di fabbrica, che gli è valsa la gestione di alcuni dei calciatori più importanti al mondo.

Tra questi, ovviamente c’è anche Zlatan Ibrahimovic. Ed è proprio per il suo numero 11, che al Milan potrebbe far male la rottura con il signor Raiola. Perché se è vero che da una parte l’ultima negoziazione, secondo Sky, l’ha condotta lo svedese in prima persona, d’altra parte c’è comunque stato lo “zampino” degli avvocati del procuratore.

Inoltre, un allontanamento di Raiola potrebbe vedere sfumare possibili trattative con i giovani gestiti dallo stesso agente, rischiando così di compromettere il futuro del club. Ma vale davvero la pena rischiare di compromettere il proprio futuro per uno screzio, seppur grande come quello per Donnarumma?

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di Mattia Trincas

Redazione Network NCI

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