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Regno Unito, al via i test per settimana lavorativa corta

di Redazione NCI

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Il Regno Unito intende sperimentare la settimana lavorativa corta, una delle innovative idee per rivoluzionare il mondo del lavoro.

Al via la sperimentazione: 4 giorni invece di 5

La Gran Bretagna non è la prima Nazione a muoversi nella direzione della settimana lavorativa corta; prima di essa, infatti, vi sono state Islanda, Spagna e Giappone.

In base ad un nuovo sondaggio, circa un quinto delle aziende sarebbe orientato ad accorciare a quattro giorni la settimana di lavoro standard in epoca post-pandemica. I benefìci sono ormai conclamati, sia in termini di aumento della produttività e miglioramento del morale dello staff, sia per quanto riguarda il drastico miglioramento della qualità di vita delle persone.

settimana lavorativa corta

Settimana lavorativa corta: come funziona

Come afferma la testata giornalistica TPI, i dipendenti di oltre 30 aziende sperimenteranno la settimana lavorativa ridotta a quattro giorni. Dovranno svolgere la stessa quantità di lavoro di prima, cioè 35 ore settimanali, ma lo faranno in quattro giorni e non nei soliti cinque. Riceveranno la stessa paga di prima.

Il progetto sarà monitorato dal think tank Autonomy e dalle università di Oxford e Cambridge. Un esperimento molto importante, che si va ad aggiungere ad altri studi che hanno senza alcun dubbio sottolineato la validità di tale modalità lavorativa.

Rivoluzione nel mondo del lavoro?

La settimana lavorativa corta nasce dall’idea che vi possa essere un equilibrio tra vita privata e lavoro, senza che quest’ultimo fagociti il resto. Lavoratori soddisfatti generano produttività, questa è l’idea di base. Idea che è stata fraintesa da alcuni Paesi che, per accorciare la settimana lavorativa, pensano di ridurre le ore e quindi anche il salario, cosa che di fatto non apporterebbe nessun cambiamento o beneficio.

Insomma, le sperimentazioni vanno nella direzione di un cambiamento importante nella maniera di approcciarsi al lavoro. Non sempre, infatti, quantità corrisponde a qualità.

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di Denise Michela Pengue

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