di Gianmichele Trotta
Come siamo stati abituati a vedere nelle ultime settimane, la guerra in Ucraina non si sta combattendo solamente al fronte. Oltre alle atrocità della guerra vera, fatta di bombe, morti e distruzione, c’è una lotta parallela portata avanti dalle autorità e si svolge sui media. Nelle ultime ore Vladimir Putin ha espresso alcune dichiarazioni che hanno fatto discutere molto i fan di Harry Potter e non solo. Anche la stessa J.K. Rowling ha risposto alle accuse poste all’occidente.
L’accusa di Putin: la cancel culture
Il capo del Cremlino si è lasciato andare, a favor di camera, ad alcuni commenti su come l’occidente abbia la tendenza ad eliminare dalla storia tutto ciò che non gradisce. Per lui è la “cancel culture” dell’occidente, ponendo come esempio la recente vicenda che ha visto come protagonista la mamma di Harry Potter. La Rowling, nell’ultimo anno, è stata accusata di aver espresso dei commenti trans-fobici e, successivamente, esclusa da alcuni eventi della saga, come la reunion di Harry Potter.
“Di recente hanno cancellato l’autrice di libri per bambini, Joanne Rowling, che ha venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo, solo perché non ha soddisfatto i fan delle cosiddette libertà di genere. Ora stanno cercando di cancellare il nostro intero Paese, 1000 anni di cultura, la nostra gente. Sto parlando della progressiva discriminazione di tutto ciò che ha a che fare con la Russia” dichiara Putin alla TV russa. Continua, poi, sostenendo che l’occidente stia cercando di eliminare i compositori russi Pyotr Tchaikovsky, Dmitry Shostakovich e Sergei Rachmaninov.
Putin, l’occidente come i nazisti degli anni 30
Non finisce qui, successivamente Putin paragona questa “cancel culture” occidentale al rogo dei libri compiuto dai nazisti negli anni 30, come riporta La Repubblica. Continua poi accusando l’occidente, e in particolare Hollywood, di aver eliminato il contributo dell’armata rossa per la liberazione dai nazisti dalla trasposizione cinematografica.
Dichiara: “È impossibile immaginare una cosa del genere nel nostro Paese e siamo assicurati contro questo genere di cose grazie alla nostra cultura. E questa è per noi inseparabile dalla nostra madrepatria, dalla Russia, dove non c’è posto per l’intolleranza etnica, dove da secoli convivono rappresentanti di decine di gruppi etnici.
La risposta della Rowling
La risposta della famosissima scrittrice non tarda ad arrivare. Seppur Putin l’abbia “difesa” nel sostenere la sua tesi, J.K. Rowling si pone a difesa dell’Ucraina attraverso un tweet che ha già fatto il giro del web.
Critiques of Western cancel culture are possibly not best made by those currently slaughtering civilians for the crime of resistance, or who jail and poison their critics. #IStandWithUkraine https://t.co/aNItgc5aiW
— J.K. Rowling (@jk_rowling) March 25, 2022
“Le critiche alla cancel culture Occidentale probabilmente non vengono fatte nella modo migliore da chi attualmente sta massacrando civili per il crimine di resistenza, o che imprigiona e avvelena gli oppositori.” prendendo come esempio il caso di Alexei Navalny. Insomma, che la presa di posizione verso la cultura ed il popolo russo siano eccessivi è vero, ma Putin ancora una volta, predica bene e poi razzola male.
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di Gianmichele Trotta
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