di Gianluca Scognamiglio
Alla voce Champions League vinte il PSG scrive “0”. Uno zero pesante, considerando gli investimenti degli ultimi anni a Parigi. Eppure il primo trionfo nella massima competizione europea non è mai stato così vicino. Certo, c’è stata la finale persa conto il Bayern Monaco ma in questo caso la formazione di Luis Enrique partirà con i favori del pronostico…
La strada verso Monaco: un percorso convincente
Il successo agli ottavi sul Liverpool è stato ottenuto soltanto ai calci di rigore ma sul piano del gioco è stato probabilmente quello più netto: dominio all’andata e dominio al ritorno, con i Reds salvati solo da un grande Alisson. L’Aston Villa ha spaventato il PSG solo nell’ultima mezz’ora, andando a un passo da una clamorosa rimonta che avrebbe aperto scenari piuttosto interessanti. Invece, grazie a Donnarumma, Luis Enrique riuscì a strappare il pass per le semifinali.
La semifinale contro l’Arsenal è stata un po’ il simbolo della cavalcata parigina: un’andata decisa da una rete in apertura del solito Dembélé, con un sontuoso Donnarumma e una difesa granitica, un ritorno gestito a piacimento, fatta eccezione per gli estremi del match. Sì perché nei primi dieci minuti solo un paio di miracoli del portiere azzurro hanno tenuto in piedi i francesi; negli ultimi dieci, invece, l’Arsenal ha tentato il tutto per tutto per rimettere in discussione il discorso qualificazione. Insomma, non è una squadra imbattibile ma sicuramente la favorita per sollevare al cielo la Champions.
PSG: è l’Inter l’ultimo ostacolo verso il sogno Champions
Questa sera all’Allianz Arena di Monaco di Baviera andrà in scena quella che è senza dubbio la partita più importante dell’anno, sotto ogni aspetto. Sia a livello calcistico che di intrattenimento, oltre che per quanto concerne lo share televisivo, la finale della Champions League è sempre stato uno degli eventi più attesi da parte di tutto il mondo. L’Inter partirà sfavorita contro il PSG ma, come due anni fa, proverà a dimostrare il suo valore nei 90 minuti della finale.
Se per Luis Enrique la conquista della ‘Coppa dalle grandi orecchie’, ormai a un passo, rappresenterebbe il completamento del Triplete, per Inzaghi la finale di oggi rappresenta l’ultima spiaggia per non chiudere la stagione a zero titoli. Insomma, per l’Inter è una partita che può indirizzare il giudizio della stagione, mentre per i parigini l’ormai probabile vittoria in campo europeo andrebbe semplicemente a sugellare nove mesi da urlo, con un campionato vinto praticamente a febbraio e la Coppa di Francia dominata in lungo e in largo. Anche se all’ombra della Torre Eiffel si parla già di nuova “delusione” in caso di sconfitta. Dembélé e compagni sono però a soli novanta minuti dal poter festeggiare sui Campi Elisi, con il comune di Parigi che ha già preparato in ogni dettaglio la parata di domenica, con la Champions League che non è mai stata così vicina.
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