prete ortodosso (@pixabay)
Un uomo di 47 anni di San Cesareo (Roma) ha minacciato di uccidersi nel corso di una live su TikTok. Il prete ortodosso Corrado Puliatti, noto per il suo impegno sociale e la lotta alla criminalità, ha subito avvisato le autorità, che sono riuscite ad impedire all’uomo di compiere l’estremo gesto.
Il tutto è avvenuto a inizio ottobre. All’interno di una live del gruppo “Amici per caso“, una comunità online nata con lo scopo di aiutare i ragazzi in difficoltà, un uomo di 47 anni (tale Giuseppe) era entrato piangendo. Durante la diretta, l’uomo aveva detto di aver mandato via la sua compagna e di essersene pentito. L’organizzatrice della live aveva subito contattato padre Puliatti, il quale era entrato con il suo abito talare:
“[…] Ricordo che quest’uomo non faceva altro che indicare la corda che aveva preparato per compiere il suo gesto” afferma Puliatti al Corriere della Sera.
A questo punto, l’organizzatrice della live aveva tolto il microfono a tutti gli altri partecipanti e Puliatti cercò di rassicurare Giuseppe. Quest’ultimo gli disse che viveva a Roma e Puliatti pensò di raggiungerlo, ma non aveva il suo indirizzo. Con una scusa, quindi, si disconnesse per un attimo dalla live e avvertì i carabinieri di San Cesareo.
In seguito, Puliatti tornò all’interno della live e riuscì a convincere l’uomo a dargli il suo numero. Terminata la diretta, i due si sono parlati in una videochiamata su whatsapp. Con un’altra scusa, poi, Puliatti uscì dalla videochiamata e si mise di nuovo in contatto con le autorità, che nel frattempo erano riuscite a localizzare l’uomo. Giuseppe è stato affidato quindi alle cure del 118 ed è stato trasportato in ospedale con codice rosso.
Nei giorni successivi, dice padre Puliatti al Corriere della Sera, Giuseppe si è sentito con l’organizzatrice della live. L’uomo ha affermato di non ricordare nulla di quanto accaduto durante la diretta.
Padre Corrado Puliatti ha cominciato il suo percorso sui social nel 2024, quando aprì un profilo TikTok in cui faceva canzoni neomelodiche. Il prete ha guadagnato così un discreto numero di follower in poco tempo. Pochi mesi dopo, racconta Puliatti, fu contattato da Annarita De Leo (una delle leader del gruppo “Amici per caso“, insieme a Nadia Burani) per partecipare a degli incontri dedicati a ragazzi in difficoltà, in qualità di sacerdote spirituale. Da qui hanno fondato il gruppo “Amici per caso“. Questa l’opinione di Puliatti riguardo ai social:
“Il profilo social è come una Ferrari, se non hai praticità vai a sbattere contro un muro. Spesso si creano discussioni per futili motivi, nei casi più estremi ci sono stati adolescenti che hanno perso la vita davanti lo schermo. Il mio pensiero va a tutti i ragazzi e ai loro genitori. Nel tempo la figura genitoriale è stata sostituita dal web, ma il social non è un babysitter. Ci vorrebbe un controllo maggiore da parte delle istituzioni, oltre che maggiore tutela dei minori. Le iscrizioni sui social dovrebbero essere controllate. Inserire un documento d’identità al momento dell’attivazione del profilo può essere una soluzione. Con il nostro team vigileremo nelle live dei ragazzi per cercare di capire se ci sono messaggi, anche subliminali, su sfide online, uso di sostanze stupefacenti, contenuti pedopornografici. E nel caso interverremo.”
Scritto da: Gaia Cobelli
Fonti: tgcom24, Corriere della Sera, Corriere dell’Umbria
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