di Alessandro Colepio
La Nazionale del futuro, almeno finché ci sarà Roberto Mancini sulla panchina, sarà decisamente a trazione internazionale. L’allenatore jesino è ormai convinto che la soluzione a questo periodo difficile si trovi oltreoceano, nei figli e nei nipoti degli italiani che qualche generazione fa hanno deciso di cercare fortuna altrove. Negli scorsi impegni ha avuto modo di esordire Mateo Retegui, di cui si è già parlato abbastanza, ma il CT dell’Italia non ha ancora finito: da diverso tempo gira per Coverciano il nome di Gianluca Prestianni, italo-argentino classe 2006 in forza al Velez Sarsfield.
Si tratta dell’ennesima scoperta dello staff di Mancini, che grazie ad un sistema di controllo su scala globale sta monitorando tutti i giovani calciatori che per un motivo o per un altro potrebbero richiedere la cittadinanza italiana. In questo articolo andiamo alla scoperta del giovane calciatore che potrebbe fare presto il suo debutto con la maglia azzurra.
Chi è Gianluca Prestianni
Il viaggio dell’attuale ala del Velez inizia il 31 gennaio 2006 a Ciudadela, un conglomerato di quartieri popolari alle porte di Buenos Aires in cui la vita non va mai data per scontata. I ragazzi del suo barrio crescono fra calcio e criminalità, ma Gianluca ha la fortuna di essere notato già da piccolo e di lasciare a meno di dieci anni quelle zone in cui la strada sbagliata è sempre dietro l’angolo.
Il ragazzo entra nella “Fabrica”, il settore giovanile del Velez Sarsfield che ha sfornato tanti campioni nel corso del tempo, e percorre tutta la trafila delle giovanili prima di esordire in prima squadra all’età di 16 anni e tre mesi (è il più giovane debuttante della storia dei biancoblu).
Da quel giorno inizia a entrare stabilmente nell’orbita del calcio professionistico e pian piano acquisisce sempre più minutaggio. Nonostante la giovane età ed il fisico minuto, Prestianni riesce comunque a mantenere il ritmo grazie alle sue enormi doti tecniche. Lo scorso 22 marzo ha messo a segno la prima rete ufficiale della sua carriera contro il Central Cordoba, entrando ufficialmente nella lista delle migliori promesse del Sudamerica.
Caratteristiche tecniche e il possibile futuro
Stando a quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”, il nome di Gianluca Prestianni è finito sui taccuini di alcuni top club europei. In Spagna si parla già di Real Madrid e Barcellona, ma occhio all’interesse di PSG e Manchester City. La concorrenza sembra proibitiva per le italiane, che pure avrebbero notato da tempo il talento del classe 2006. La situazione contrattuale fa pensare ad un trasferimento ormai vicino: l’accordo col Velez scade nel 2024 ma la clausola rescissoria da 12 milioni di euro inizia a fare gola a molte squadre del Vecchio Continente.
17 anni, piede destro e 166 centimetri: è questo l’identikit fisico di Gianluca Prestianni. Il fisico brevilineo ed il baricentro basso lo rendono un formidabile dribblatore e nonostante il suo ruolo preferito sia l’ala destra è capace di giocare anche a piede invertito. La sua dote principale è la ricerca dell’uno contro uno sugli esterni, caratteristica sempre più fondamentale nel calcio moderno soprattutto per un giocatore che non può fare affidamento su una grande prestanza fisica.
Il suo tocco di palla pulito e il dribbling funambolico gli sono valsi il soprannome “la Pulguita”, ossia la piccola pulce, che ricalca quello di un altro giocatore argentino discretamente bravo con la pelota fra i piedi. Paragoni ingombranti a parte, Prestianni ha già un carisma molto forte e sta reggendo bene alla crescente pressione mediatica che lo circonda.
Il CT Mancini sarebbe sempre più deciso a convocarlo in virtù delle origini siciliane della sua famiglia, ma stavolta la situazione è più complicata di quanto successo con Retegui. Adesso bisogna fare i conti con l’Albiceleste di Lionel Scaloni, che sembra sempre più convinto di voler puntare sul ragazzo per il futuro dell’Argentina.
La FIGC è al lavoro ormai da un paio d’anni e fra qualche tempo Prestianni dovrebbe ricevere il suo passaporto italiano, ma siamo ancora lontani dalla decisione finale. Realisticamente sarà difficile che il ragazzo decida di rifiutare una chiamata della sua Argentina, ma l’apertura alla Federazione italiana mostra perlomeno l’intenzione di non voler scartare a priori nessuna scelta.
Il talento della Pulguita sta stregando tutto il mondo: il Velez Sarsfield se lo tiene stretto, ma chissà che il futuro non ci riservi qualche sorpresa. E non solamente a livello di club.
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