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Italia, i 6 talenti azzurri più promettenti

di Alessandro Colepio

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Il movimento calcistico del nostro Paese è in una fase di transizione molto delicata. L’Italia viene da uno dei periodi meno fortunati della sua storia, con la mancata qualificazione agli ultimi due Mondiali che pesa come un macigno. La vittoria di Euro 2020 è stata una grande soddisfazione ma non è bastata a rigenerare un sistema che non partecipa alla Coppa del Mondo ormai dal lontano 2014. Il CT Roberto Mancini, insieme al suo staff, sta portando avanti da qualche tempo una politica di ringiovanimento fra le fila della Nazionale Azzurra. Il sistema di scouting della FIGC monitora i migliori talenti italiani in giro per il mondo al fine di aiutare il tecnico nelle convocazioni, ma è ovvio che tutto ciò non può prescindere dal minutaggio che i club concedono ai giovani calciatori.

Nonostante tutti i problemi di valorizzazione dei ragazzi che l’Italia si porta avanti da anni, alcuni nomi si sono distinti per età e qualità nel corso di questa stagione. Vediamo quindi i 6 migliori italiani under 23 che possono trascinare la Nazionale del futuro.

La difesa dell’Italia passa per due giocatori

Apriamo questa speciale lista partendo dal primo ruolo, il portiere. Fra tutti i grandi interpreti della scuola italiana sta spiccando Marco Carnesecchi, classe 2000 in forza alla Cremonese. Nonostante la disastrosa classifica dei suoi, Carnesecchi si è distinto durante il corso di questa stagione per posizione, riflessi e capacità di leggere le situazioni. Alla prima annata da titolare in Serie A sta dimostrando di essere assolutamente capace di rimanerci anche nel prossimo futuro, magari con la maglia di un club più ambizioso. La presenza di Gigio Donnarumma in Nazionale è uno scoglio ingombrante, ma se Carnesecchi dovesse continuare a migliorare potrebbe avere la chance di mettere in discussione la titolarità dell’ex Milan.

Il secondo nome in analisi è quello di Giorgio Scalvini, nato nel 2003, che sta disputando una stagione di altissimo livello all’Atalanta. Gasperini lo usa da braccetto nella difesa a 3, mentre per ora l’Italia di Mancini sembra preferire la linea a 4. Al di là di queste piccole questioni tattiche, Scalvini sta risplendendo fra i grandi alla “tenera” età di 20 anni. Struttura fisica, velocità, buona tecnica e senso dell’anticipo: c’è tutto nel suo bagaglio tecnico. Dopo l’addio di Chiellini e con Bonucci ormai sul viale del tramonto, toccherà a lui prendere le chiavi della difesa azzurra.

Giorgio Scalvini (@Shutterstock)

Un duo di qualità per il centrocampo

Il centrocampo è indubbiamente il reparto migliore dell’Italia: Barella, Tonali e Locatelli (fra gli altri) sono ancora abbastanza giovani e hanno già grande esperienza ai massimi livelli. Nonostante la concorrenza spietata, questa stagione di Serie A ci ha fatto scoprire due giovani fenomeni che hanno tutte le carte in regola per arrivare in alto.

Partiamo dalla stellina della Juve, Nicolò Fagioli, che è indubbiamente fra le scoperte migliori dell’altalenante annata bianconera. Questo ragazzo classe 2001 è stato buttato nella mischia in un momento di grande difficoltà e soprattutto a causa dei tanti infortunati, ma ha risposto da grande e si è guadagnato la titolarità nel ruolo di mezz’ala destra. Finora Fagioli ha raccolto 22 partite fra Europa League e campionato, impreziosite da 2 gol e 4 assist. La sua tecnica cristallina è fondamentale nel gioco della Juventus, di cui ormai è uno dei perni inamovibili. Dopo anni di buio, la Vecchia Signora potrebbe aver trovato il suo faro in mediana. E la Nazionale ringrazia.

Da Torino ci spostiamo a Empoli, palcoscenico delle magie di Tommaso Baldanzi. Il classe 2003 si sta consacrando come uno dei migliori trequartisti del nostro campionato e in questa stagione è andato in gol 4 volte in 18 gare. La squadra di Paolo Zanetti non può più fare a meno del suo numero 35, un giocatore ormai imprescindibile nel rombo dei toscani. Lui e Cambiaghi (un 2000 di grande talento) potranno portare un bel tesoretto alle casse dell’Empoli, magari già dalla prossima stagione.

Gli attaccanti dell’Italia del futuro

La ricerca di un vero bomber per la Nazionale va avanti da anni e ancora non si è arrivati ad una vera conclusione. Il centravanti titolare della prossima Italia non è ancora stato scelto, con Retegui e Scamacca sicuramente favoriti sugli altri ma non abbastanza da poter stare tranquilli.

Qualcuno si ricorderà di Lorenzo Lucca, nato nel 2000 in Piemonte e autore di una buona stagione nella scorsa Serie B col Pisa prima di accettare il trasferimento all’Ajax in prestito. Coi Lancieri si sta alternando fra la prima e la seconda squadra, ma nonostante ciò ha già segnato due gol in 11 partite nella massima divisione olandese. In attesa di scoprire quale sarà il suo futuro, siamo sicuri che il CT Mancini lo stia monitorando a dovere.

Il sesto e ultimo giocatore di questa lista è Samuele Mulattieri, stella del Frosinone capolista in B con 10 reti in 27 presenze. Il numero 9 dei ciociari, anch’egli classe 2000, sta facendo scintille nella serie cadetta e con la maglia della Nazionale under 21. Si distingue soprattutto per la sua grande tecnica e duttilità che gli permettono di essere schierato un po’ ovunque sul fronte offensivo, anche se riesce ad esprimersi al meglio quando può svariare per poi convergere al centro. Le doti sotto porta non mancano, così come la capacità di giocare coi compagni. E chissà che l’anno prossimo non possa provare il salto nel calcio che conta.

Mulattieri

Mulattieri (@Shutterstock)

Menzione d’onore

Qualche parola va anche dedicata a Simone Pafundi, calciatore del 2006 di cui Roberto Mancini è innamorato. Il suo nome è ormai stabilmente fra i convocati del CT e le aspettative sono grandissime, anche se la strada è ancora molto lunga. Con l’Udinese ha raccolto appena 9′ minuti in Serie A, troppo pochi per entrare in questa lista, ma a suo favore va detto che è molto più piccolo degli altri giocatori presenti.

Il tempo ci dirà se la sua potrà essere una carriera da fuoriclasse, per ora possiamo solo dare fiducia al CT che in lui vede il top player della Nazionale per i prossimi 20 anni.

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