di Francesco Ferri
Il ministro Salvini ha confermato il desiderio del Governo di procedere con il progetto per il Ponte sullo Stretto. L’obbiettivo è quello di consentire alla Sicilia di essere collegata più comodamente al resto dell’Europa. Nonostante le forti critiche al progetto e i diversi ritardi occorsi, il ministro Salvini è più che mai certo della sua fattibilità.
L’idea di “un progetto inattaccabile”
Come riportato da Il Giornale, durante un convegno al porto di Palermo, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha sottolineato come il Ponte si farà. Il ministro Salvini ha stimato anche l’inizio dei lavori: “Lavoriamo per la posa della prima pietra del Ponte dello Stretto entro due anni, le regioni Calabria e Sicilia sono d’accordo“.
Volendo altresì rassicurare riguardo una questione tecnica non da poco, ossia se sarà necessaria una sorta di legge speciale per la costruzione del ponte oppure se sarà sufficiente utilizzare il codice degli appalti, Salvini ha dichiarato: “Ci stiamo ragionando, c‘è un dibattito in corso. C’è chi dice modello Genova, c’è chi dice che sia sufficiente l’attuale normativa. A me interessa avere un progetto inattaccabile. Dev’essere un’opera che nei secoli dimostrerà l’ingegno e la bravura italiana“.
L’autorizzazione dell’Unione Europea
“Il ponte non è dello Stretto, non è della Sicilia o della Calabria, ma serve a garantire il collegamento stabile tra Sicilia e Berlino. Il commissario europeo ha detto «andate avanti, se c’è un progetto valido noi ci siamo»… alla faccia dei tanti gufi“. Queste le parole con cui ha proseguito Salvini, sottolineando l’ok da parte dell’UE nel procedere con i lavori per il Ponte. “Dopo cinquant’anni di parole, tanti convegni e parecchi milioni spesi abbiamo tutta l’intenzione di procedere“. Sarà finalmente la soluzione definitiva per questo fantomatico Ponte per cui si discute ormai da decenni?
Europa (@Shutterstock)
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