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Piero Angela, il lascito del cultore più amato d’Italia

di Gabriele Nostro

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Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente“, disse una volta Piero Angela, il cultore più amato d’Italia che oggi è tristemente venuto a mancare. Si tratta di un personaggio che di certo non ha bisogno di presentazioni: divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista. Ma com’è possibile che un uomo di tale caratura intellettuale sia stato, da giovane, “un pessimo studente”?

La risposta viene data dallo stesso Angela, che un giorno, pubblicamente, ha annunciato il segreto per coltivare la propria passione intellettuale:

Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino ‘ludendo docere’, cioè ‘insegnare divertendo‘”.

Piero Angela: si impara divertendosi

Si impara divertendosi, si insegna divertendosi; la cultura, la saggezza, la sapienza sono divertimenti. Con queste consapevolezze tutto diventa più facile, frivolo e, soprattutto, piacevole. Lo sapeva bene Piero, il quale ha fatto di questi assunti dei dogmi, delle vere e proprie regole che nella pratica ha attuato per tutta la sua carriera da divulgatore.

Il signor Angela era innatamente un curioso del mondo, delle sue arti e dei suoi particolari. In vita si è entusiasmato con la musica: all’età di sette anni incominciò a prendere lezioni private di pianoforte, sviluppando in seguito il suo interesse per la musica jazz. Ha poi mantenuto sino alla sua dipartita, l’attenzione verso questo mondo.

Note sono anche le sue operazioni da giornalista. Iniziò il suo percorso come cronista in radio, poi si ridiscusse, conducendo esperienze da inviato “comune” in città quali Parigi e Bruxelles e da inviato “di guerra” presso Paesi come il Vietnam. La svolta, dopo 13 anni di lavoro “periferico”, si verificò nel 1968, anno in cui diventò, assieme ad Andrea Barbato, il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30. Nel 1972 si affermò primo conduttore del Tg2; in quel momento acquisì ufficialmente lo status di personaggio pubblico.

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