Nel corso di un’intervista con The Independent, Paul Dano ha svelato i motivi che secondo lui avrebbero portato alla cosiddetta “Superhero Fatigue”. La star di The Batman ha sottolineato come l’eccessiva produzione di contenuti abbia influito negativamente sulla ricezione del pubblico, che sembra essersi stancato dei supereroi al cinema. “È un periodo storico interessante in cui tutti pensano, ‘OK, e adesso?'”, ha affermato Paul Dano. “La speranza è che qualcuno dia nuova linfa vitale ai cinecomic, o emerga qualcos’altro che non abbia a che fare con i supereroi”.
Paul Dano è stato intervistato da The Independent per la promozione di Spaceman, il nuovo film con Adam Sandler disponibile dal 1° marzo su Netflix. Nella pellicola, l’attore presta la voce a un ragno alieno in CGI di nome Hanuš. Durante l’intervista, Paul Dano ha parlato anche di The Batman, un cinecomic atipico che ha portato una ventata d’aria fresca in un panorama quantomai saturo. In risposta alla domanda sul perché The Batman sia riuscito a spiccare, la star di Little Miss Sunshine e Il petroliere ha risposto:
“Ci sono parecchi film tratti dai fumetti in cui sai esattamente cosa otterrai. Leggendo la sceneggiatura di The Batman, invece, sapevi che era un vero film. In ogni frase, ogni dialogo, l’impronta di Matt Reeves [sceneggiatore/regista] era evidente”.
Successivamente, la conversazione si è focalizzata sui recenti flop di The Marvels, Madame Web e The Flash. Parlando della stanchezza del pubblico e della saturazione del mercato, Paul Dano si è detto comunque ottimista per il futuro. “È un momento interessante in cui tutti pensano, ‘OK, e adesso?’. La speranza è che qualcuno dia nuova linfa vitale ai cinecomic, o emerga qualcos’altro che non abbia a che fare con i supereroi. Nonostante il periodo storico attuale, sono sicuro che arriverà qualche cinecomic degno di nota in futuro”.
L’attore ha continuato dicendo:
“Si tratta di un discorso ampio e complesso. Non appena la parola “contenuto”, intesa come film o serie TV, è entrata nel nostro immaginario, l’industria si è concentrata sulla quantità piuttosto che sulla qualità; penso che sia stato un grande passo falso. E di certo non ne ho bisogno come spettatore o come artista”.
Secondo Paul Dano, quindi, l’insoddisfazione del pubblico nei confronti dei film Marvel e DC – ma non solo – sarebbe da ricercare nella catena produttiva delle grandi aziende. Le parole dell’attore si aggiungono alle dichiarazioni di Bob Iger, il CEO della Disney, che ha avviato di recente un piano per frenare la produzione eccessiva di contenuti. Non ci resta dunque che attendere, per capire se il genere supereroistico verrà ridimensionato nei prossimi anni.
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