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Overwatch 2: le nostre prime impressioni: una rinascita o un’altra caduta?

di Fabio Danei

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Il 4 ottobre, come ormai quasi tutti sappiamo, è stato lanciato Overwatch 2. Ovviamente noi non potevamo esimerci dal provarlo e, ora che lo abbiamo fatto, siamo qui per darvi le nostre prime impressioni su questo gigantesco aggiornamento di Blizzard. Ovviamente non scordatevi di farci sapere cosa ne pensate voi! Detto questo, iniziamo con il nostro articolo.

Un lancio travagliato

Come vi abbiamo raccontato anche in questo articolo, il lancio di Overwatch 2 non è stato dei migliori. Con code infinite e problemi con gli account, di certo non è partito con il piede giusto. C’è da dire che problemi del genere sono soliti accadere con molti titoli multiplayer in date importanti, ma è inevitabile che un’esperienza del genere abbia rovinato, seppur in minima parte, il lancio.

In particolare, noi abbiamo riscontrato problemi con code chilometriche e crash improvvisi. Fortunatamente, però, Blizzard non è stata con le mani in mano ed ha migliorato la situazione in questi giorni. Un altro grave problema che abbiamo riscontrato è stata la perdita dei vari cosmetici di gioco, che apparivano scomparsi nonostante l’accorpamento dell’account. Anche qui, però, mamma Blizzard non si è fatta attendere e già il 7 ottobre questo disagio è stato risolto

Ma com’è Overwatch 2?

Ora smettiamola di parlare di problemi tecnici e passiamo al sodo: il gioco in sé per sé. Come ben saprete Overwatch 2 non è un nuovo gioco, ma un gigantesco aggiornamento volto a rinnovare un prodotto lasciato ormai alla deriva. In questo, secondo noi, Blizzard è riuscita in pieno.

Il gioco non è stato assolutamente stravolto: la base, che era già solida, è rimasta pressoché la stessa. La diminuzione dei membri della squadra (da 6 a 5) ha di certo portato una ventata d’aria fresca al gameplay, ma di certo non sarebbe bastata da sola. A contribuire al successo di questa manovra sono i rework di svariati eroi (tra i quali per esempio Orisa e Doomfist, che sono stati completamente stravolti) e i nuovi personaggi.

I tank ora sono molto più versatili e le partite molto più variegate: prima si tendeva ad avere sempre almeno un personaggio dotato di scudo nel team, mentre ora si può optare anche per strategie diverse. Orisa è diventata un personaggio divertentissimo e molto meno statico, e le sue nuove abilità non lasciano scampo. Doomfist invece è un tank diverso dal solito, con una grande mobilità, inferiore soltanto a Wrecking Ball.

 

Overwatch 2

 

Anche l’HUD è stata rinnovata: ora è più semplice e molto di classe. Nel complesso, quindi, ci sentiamo di dire che tutte le modifiche apportate agli eroi e alle partite ci sono piaciute o, perlomeno, non ci hanno fatto storcere il naso. Le partite sembrano essere divertenti ed equilibrate, oltre che più variegate di prima grazie soprattutto al “depotenziamento” degli scudi.

I nuovi eroi sanno il fatto loro

Anche sui nuovi eroi non abbiamo particolari critiche. Abbiamo trovato Sojourn e La Regina dei Junker molto divertenti da giocare, inoltre non stonano in mezzo al variegato roster di Overwatch 2. Ma, secondo noi, Kiriko è un passo avanti: la nuova curatrice è divertentissima ed ha una mobilità mai vista prima. Il suo teletrasporto è utilissimo per sfuggire da situazioni pericolose e per raggiungere compagni distanti. Un’abilità così potente è compensata dalle cure non elevatissime che può fornire, ma che di certo si rivelano più che sufficienti in battaglia.

Insomma, anche in ambito di nuovi personaggi, ci sentiamo di promuovere Overwatch 2, magari non a pieni voti, ma di certo un voto discreto se lo merita.

 

overwatch 2

La nuova modalità: Scorta

Sulla nuova modalità, la Scorta, c’è poco da dire. Vi dovrete battagliare con il team nemico per il controllo di un robot che spingerà una barriera verso la base nemica. Niente di rivoluzionario, ma di certo divertente. Le mappe sono forse un po’ troppo labirintiche alle prime partite, ed è facile scegliere la strada sbagliata e perdere secondi preziosi, ma siamo sicuri basti un po’ di tempo per abituarsi e questo problema sparirà. Insomma, una modalità senza infamia e senza lode.

Il free-to-play ha rovinato il gioco?

Ed eccoci ad un punto che di certo interessa a molti: com’è stato organizzato il battlepass? E gli eroi? Beh, secondo noi il tutto è stato gestito abbastanza bene. Il battlepass a livello base permette di sbloccare qualche gadget e soprattutto il nuovo eroe, Kiriko gratuitamente (anche se forse è in un livello un po’ troppo alto, ma accettabile). Comprandolo invece, sarà possibile ottenere vari cosmetici molto interessanti, tra cui vi segnaliamo una magnifica skin di D.va e, ovviamente, la skin mitica di Genji.

Per i vecchi eroi, invece, è stato adottato un metodo diverso: li sbloccherete completando un determinato numero di partite. Non dovrete fare i salti mortali per ottenerli, quindi, ma vi basterà giocare. Secondo noi è un ottimo metodo di sblocco, non troppo invasivo o complesso, che invoglierà di certo i nuovi arrivati a fare qualche game in più.

Per chi invece aveva già acquistato il gioco, tutti gli eroi saranno disponibili fin da subito, se avrete accorpato i vostri account correttamente. E anche qui non possiamo che essere d’accordo con la manovra: un veterano di Overwatch non avrebbe avuto voglia di giocare chissà quante partite per sbloccare il suo personaggio preferito.

 

Overwatch 2

Pro

  • Nuovi eroi divertenti e ben realizzati;
  • Rework bilanciati;
  • Gameplay rinnovato e più veloce, ma non stravolto;
  • Free-to-play non troppo limitante.

Contro

  • Svariati problemi tecnici al lancio;
  • Nuova modalità non entusiasmante.

Fateci sapere anche voi cosa ne pensate di questo “nuovo” gioco e continuate a seguirci su Nasce. Cresce, Respawna!

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