di Gianluca Panarelli
Alla 72ª Berlinale è stata Carla Simón con “Alcarràs”, ad aggiudicarsi l’Orso d’Oro. Dopo Julia Ducournau, Palma d’Oro a Cannes 74 con “Titane”, e Audrey Diwan, Leone d’Oro a Venezia 78 con “L’Événement”, la ragazza di Barcellona è la terza cineasta a vincere il premio più importante all’interno di un festival internazionale. A salire sul palco con i colleghi spagnoli anche Giovanni Pompili (coproduttore del lungometraggio). Attraverso l’opera, la regista/sceneggiatrice tratteggia un quadro rurale della cittadina catalana, focalizzandosi su una famiglia di coltivatori di pesche. È una storia di resistenza quella dei Solè, consanguinei costretti a fare i conti sia con il progresso, che con la crisi del settore agricolo. Ma non solo, poiché a interessare è anche l’affresco di generazioni agli antipodi: dai bambini agli adolescenti, per poi volgere lo sguardo su adulti e anziani. Di seguito una clip della pellicola.
https://youtu.be/BzIKidLdvxA
Dopo Alcarràs, gli altri vincitori
Mentre “Leonora addio” di Paolo Taviani ha ricevuto il premio Fipresci della critica internazionale, l’Orso d’Argento per la regia è stato aggiudicato a Claire Denis per “Avec Amour et echarnement”. Ma è “Rabiye Kurnaz contro George W. Bush” ad aver stupito. Quest’ultimo infatti, si è portato a casa sia l’Orso d’Argento per la sceneggiatura che il premio per la miglior interpretazione (Meltem Kaptan). Ricordiamo che la pellicola racconta di una madre turca emigrata in Germania, in costante lotta per ottenere la liberazione del figlio arrestato e deportato a Guantanamo. A Laura Basuki invece, è toccato l’Orso D’argento per la miglior interpretazione non protagonista, mentre ad Hong Sang-soo va il gran premio della giuria.
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Di Gianluca Panarelli
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