di Agostino Lenzi
A far partire l’allarme bomba all’aeroporto di Olbia Costa Esmeralda è stata una telefonata anonima arrivata al 112 alle 16:30. Dopo la chiamata le forze dell’ordine hanno evacuato l’aeroporto e hanno sospeso tutti i voli previsti, per circa due ore.
Olbia, aeroporto chiuso per un allarma bomba
Gli artificieri e gli agenti della Polaria sono intervenuti verso le 17:30 per verificare che il bagaglio, arrivato con il volo da Milano Linate nel pomeriggio pronto a ripartire alle 19, non costituisse un pericolo bomba. Le persone sono state fatte aspettare sopra i loro voli e nella piazza davanti all’aeroporto. Alle 19:30 sono rientrati alcuni dipendenti dell’aeroporto, tra cui il personale medico e sanitario, chi lavora nei negozi e chi si occupa delle rampe di lancio. Alle 20:30 l’allarme è finito e sono potute rientrare le persone all’aeroporto. È stato dato anche il via libera per il ritiro dei bagagli delle persone che erano arrivate con il volo lombardo.
I voli ritardati sono stati quelli di Berlino, Francoforte, Milano-Linate, Roma-Fiumicino e Zurigo. Le forze dell’ordine sono già al lavoro per identificare l’autore della telefonata: per lui scatterà l’accusa di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.
In questo periodo l’episodio crea particolare apprensione per via del conflitto in Israele e per via del possibile ordigno esplosivo al Louvre, a una scuola di Arras e a Versailles.
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