A Mosca, quest’oggi, si sono verificati i funerali di Alexei Navalny, l’oppositore di Putin morto in prigione. L’uomo, morto in seguito ad un malore nella colonia carceraria 3 del distretto autonomo di Yamalo-Nenets, era condannato ad una pena di 19 anni di reclusione.
I funerali si sono svolti a Mosca, dove fra 2000 e 3000 persone si sono riunite per un ultimo saluto a quello che è stato il più conosciuto dissidente anti-Putin. Tutt’ora le circostanze della sua morte sono da chiarire, nel frattempo sono stati migliaia i presenti alle celebrazioni del funerale. La moglie Yulia ha commentato sui social: “Cercherò di renderti orgoglioso, ti amo“. Esprimendo fino alla fine la sua vicinanza al marito. La polizia ha presenziato in assetto antisommossa per evitare qualsiasi problema di ordine pubblico. “Qualsiasi manifestazione non autorizzata sarà punita“. Queste le lapidarie parole del Cremlino.
I funerali si sono svolti nel quartiere di Maryno. Il feretro dell’uomo è stato accolto da un lungo applauso accompagnato dal grido “Navalny! Navalny!” Scandito dalla folla. Ai diplomatici occidentali, compresi l’ambasciatrica americana Lynne Tracy e l’incaricato d’affari italiano Pietro Sferra Carini, è stato negato l’accesso alla cerimonia, aperta solo per i famigliari. Al termine dei funerali sono state moltissime le persone che hanno gettato dei fiori sul carro funebre, sostenendo a gran voce “La Russia sarà libera“. La salma è stata infine sepolta nel cimitero di Borisovskoye, con in sottofondo il capolavoro “My Way” di Frank Sinatra. Oltre a questo brano è stata suonata anche un frammento della colonna sonora di “Terminator 2” film particolarmente adorato da Navalny. “Alexei considerava Terminator 2 il miglior film sulla Terra. La musica della scena finale è stata suonata al suo funerale“. Ha così commentato su X Kira Yarmysh, portavoce del dissidente.
Sono state riportate delle informazioni su alcune persone arrestate a Novosibirsk, in Siberia. Sette precisamente i fermati, arrestati durante una manifestazione in memoria di Navalny presso il Monumento alle vittime della repressione politica. A riferirlo è stato il gruppo di difesa dei diritti umani OVD-Info. Un testimone dell’evento avrebbe commentato che le persone sono state portate su un furgone della polizia e rilasciate solo dopo aver controllato i loro documenti. La polizia sarebbe infatti in servizio nelle vicinanze del monumento da tutto il giorno.
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