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Nuova funzione in arrivo per Alexa: sarà presto possibile riprodurre la voce dei cari defunti?

Negli ultimi anni, le nuove tecnologie si stanno inserendo in qualsiasi aspetto della nostra vita. Uno degli ultimi fenomeni di massa, in ordine di tempo, riguarda gli assistenti personali intelligenti, come Amazon Alexa o Google Home. Oramai, molte persone ne fanno uso.

Attualmente, la maggior parte della gente interagisce con il proprio assistente per cose semplici, come: chiedere di mettere una canzone, spegnere una luce, impostare un timer… In realtà, le potenzialità di queste tecnologie sembrano infinite.

 

Alexa (@Shutterstock)

Alexa e la nuova funzionalità

Infatti, secondo quanto scritto da Variety, Amazon sarebbe pronto ad implementare una nuova funzionalità all’interno dei propri assistenti personali. Attraverso una demo, mostrata dal colosso americano durante un evento, Alexa sarebbe in grado di riprodurre e utilizzare la voce di una persona defunta, magari un proprio familiare o comunque una persona cara. L’unico requisito necessario è una breve registrazione della voce originale. Nella demo in questione, un ragazzo chiede ad Alexa di far leggere la fine di un libro alla nonna. In quel momento la voce narrante cambia, passando da quella tipica dell’assistente a quella della nonna del giovane.  Una scena d’impatto e toccante, ma anche, forse, un po’ inquietante. Guardando il video si provano sensazioni contrastanti, sembra quasi di essere dentro ad una serie tv come Upload o un episodio di Black Mirror, in cui dopo la morte esiste la possibilità di essere “caricati” in un mondo virtuale, mantenendo un contatto con quello terreno.

 

Come spiegato da Rohit Prasad, responsabile scientifico di Amazon Alexa, l’obbiettivo di questa nuova implementazione è facilitare il ricordo e la memoria dei propri cari. E quale strumento migliore della voce?

La stessa tecnologia è già stata utilizzata per riprodurre voci celebri, come quella di Shaquille O’Neal. Ma in questo caso, ci erano volute diverse ore di registrazioni per arrivare al risultato finale. Mentre, come già anticipato, il miglioramento di questa tecnologia permetterebbe di ottenere lo stesso risultato con un file audio lungo meno di un minuto.

Voi che ne pensate? Fareste mai uso di questa funzionalità? O la riterreste troppo creepy?

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Alessandro Lucchini

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