di Redazione NCI
Non è fantascienza, è solo Alexa. Un assistente personale intelligente ma evidentemente poco “furbo”.
Il tentativo omicida del prodotto di Amazon ha avuto luogo nello stato di New York, nel corso di una giornata buia e piovosa. Kristin Livdahl e la figlioletta di appena 10 anni erano all’interno della propria abitazione. Le due si stavano intrattenendo con delle prove fisiche scovate su YouTube, in attesa che le condizioni meteorologiche avverse smettessero di tormentare il loro quartiere.
“Stavamo facendo alcune sfide fisiche, seguendo un insegnante di educazione fisica su YouTube. Fuori c’era brutto tempo. La bambina però voleva un’altra sfida” racconta la madre. Così la ragazzina si è rivolta a Echo, l’amichetto fidato, che le ha proposto di partecipare a una challenge “trovata sul web”.
L’invito di Alexa
“Inserisci un caricabatterie del telefono circa a metà in una presa a muro, poi tocca con una moneta i poli esposti“, avrebbe detto l’ingenuo marchingegno, incurante dell’estremo rischio in cui sarebbe incorsa la bambina se davvero avesse accettato di adempiere alla challenge.
Il “compagnetto di giochi” ha rinvenuto l’attività consigliata, nota come “la sfida del penny”, tra le tendenze di TikTok, social in cui la sfida era spopolata non più di un anno fa. L’insicurezza di quest’ultima deriva dal fatto che molti metalli conducono l’elettricità. Di conseguenza, inserirli in prese elettriche in tensione può causare scosse elettriche, incendi e altri danni di dimensioni cospicue.
La mossa di Amazon
L’azienda statunitense, una volta presa coscienza dell’assurdo accadimento, ha deciso di aggiornare il software del suo assistente vocale. Non prima però di scusarsi con la famiglia e manifestare tutto il suo sdegno per l’assurda vicenda, adducendo che “La fiducia dei nostri clienti è al centro di quello che facciamo, e Alexa è pensata per dare informazioni accurate, rilevanti e utili“.
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di Gabriele Nostro
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