di Ettore Guerriero

Non ne avevamo di certo bisogno, ma ancora una volta Darwin Nunez ha voluto dimostrare a tutti che tra gli attaccanti del futuro c’è anche lui. E ha deciso di farlo in uno degli stadi più caldi del mondo, Anfield, in una serata di Champions League che ha visto la sua squadra, il Benfica, essere eliminata nonostante la splendida prestazione.

Ad Anfield l’ennesima prova mostruosa

Soltanto un gol siglato dopo i 90 minuti giocati ad Anfield, ma la prestazione di Nunez non può e non deve essere riassunta solo in questo. L’attaccante uruguagio, oltre ad aver segnato altre due reti, poi annullate per fuorigioco, ha praticamente svariato per tutto l’attacco, muovendosi dal centro area all’esterno, come fa molto spesso.

Non un vero e proprio numero 9, vista questa capacità di spostarsi in diverse zone dell’attacco, ma comunque le doti da bomber non gli mancano. E a dimostrarlo sono le 32 reti segnate in 37 partite giocate durante questa stagione, tra cui 6 arrivate in Champions League. Non male per essere un classe ’99, pronto al salto in una grande squadra d’Europa.

Darwin Núñez (@Shutterstock)

Nunez, per la Serie A è già un rimpianto?

Difficile dire dove giocherà Nunez la prossima stagione. Ieri, a fine partita, il bomber uruguaiano ha affermato: “Futuro? Per ora penso a finire la stagione con il Benfica, poi si vedrà”. Parole che allontanano solo per il momento le voci di mercato, man mano sempre più insistenti. Per la Serie A, purtroppo, potrebbe trattarsi solamente di un rimpianto.

Inter, Milan e Juventus si erano avvicinate al calciatore già da diverso tempo; i nerazzurri, in più, erano riusciti anche a bloccarlo per circa 25 milioni di euro, cifra che però non fu approvata per questioni di bilancio. Ora il valore di Nunez è cresciuto a dismisura, forse troppo per i top club italiani, anche considerando il fatto che sul calciatore non mancano le attenzioni di club del calibro di Psg e Chelsea.

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