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“Non è il mio Presidente”: carabiniere rinnega Mattarella in pubblico in una manifestazione

di Lorenzo Peratoner

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Nel corso di una manifestazione pro-Palestina svoltasi a Milano il 27 gennaio, una manifestante 94enne, Franca Caffa, avrebbe dato vita a un breve dialogo con un carabiniere in servizio, il quale, tuttavia, avrebbe rinnegato pubblicamente Mattarella: “Con tutto il rispetto, signora, non è il mio Presidente“.

La risposta dei Carabinieri e le dichiarazioni dell’attivista

Non appena il video che cattura questo scambio di battute è iniziato a circolare, l’Arma dei Carabinieri è immediatamente intervenuta, rivelando in una nota:

“Con riferimento ai contenuti di un video che circola sui social media e siti d’informazione riportante uno scambio di battute tra una manifestante e un carabiniere impegnato in un servizio di ordine pubblico nel corso di un corteo svoltosi a Milano lo scorso sabato, è stata già informata l’Autorità Giudiziaria Ordinaria e quella Militare, e nei confronti del militare, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d’impiego, trasferendolo in incarico non operativo”.

L’attivista Franca Caffa è un volto noto nell’attivismo milanese, in particolare per la strenua difesa del diritto alla casa; ha mobilitato infatti negli ambienti di sinistra, candidandosi altresì per un posto al Consiglio comunale nel 2021, non superando tuttavia la soglia di sbarramento.

Il 27 gennaio si trovava in prima fila nella manifestazione, e ha rivelato di aver intrattenuto un dialogo con diversi carabinieri, tutti in tenuta antisommossa per garantire l’ordine, tuttavia sarebbe rimasta “sconcertata” dalla risposta di uno di loro dinanzi al rinnegamento del Presidente della Repubblica, come ha rivelato all’ANSA:

“Perché si è azzardato a dire così? Anche se non è d’accordo nel modo di Mattarella di fare il presidente, e questo è legittimo, resta il fatto che è il presidente di tutti […] Mi dispiace per quell’uomo (il carabiniere). Forse il mio modo di propormi per un colloquio aperto gli ha fatto effetto”.

 

“Mattarella non è il mio Presidente”: il dialogo e le indagini

Caffa ha rivolto la parola per prima, chiedendo all’uomo: “Cosa ha detto Mattarella?” (riferendosi a un suo discorso, nel quale afferma: “Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato“). Al che il carabiniere le ha risposto “Con tutto il rispetto signora, non è il mio presidente“. L’attivista, stupita da queste parole, gli ha allora domandato di quale Paese fosse, tuttavia la risposta ha confermato l’affermazione iniziale: “Non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco“.

 

Il carabiniere in questione è stato trasferito, e su di lui penderebbe l’accusa di “offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica”; in ogni caso saranno i PM a compiere le valutazioni necessarie. La Procura di Milano, infatti, ha aperto un fascicolo di indagine dopo l’avviso del procuratore di Milano, Marcello Viola.

Fonti: ANSA, Open

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