Lucia Goracci, giornalista per il TG1 inviata in Romania, è stata sequestrata durante il suo stesso servizio nella casa dell’intervistata, con tutta la sua troupe. La cosa ironica della vicenda, però, rimane l’atteggiamento della no-vax intervistata, la senatrice rumena Șoșoacă. È stata quest’ultima, nonostante l’aggressione, a chiamare la polizia volendo passare per vittima.
L’ampio discorso inerente le controversie per la somministrazione del vaccino contro il covid-19 non riguarda solamente l’Italia. Ci sono Paesi, in Europa, in cui la propaganda contro il vaccino è molto più ampia ed è incentivata dalle opinioni negazioniste degli stessi politici. Questo è il caso della senatrice no-vax Diana Iovanovici Șoșoacă. A causa delle sue frequenti dichiarazioni negazioniste è stata soggetta a un ampia visibilità mediatica e, per questo motivo, protagonista di un’intervista del TG1. Come consuetudine Lucia Goracci e la sua troupe si sono recati alla casa dell’intervistata ma alla porta si sono trovati di fronte un atteggiamento inaspettato.
Come si può vedere nel video dell’intervista, pubblicato dalla stessa RAI, i toni inizialmente pacati si sono ben presto trasformati in una serie di atti violenti. A seguito delle domande dell’intervistatrice, la senatrice Șoșoacă invita la troupe ad uscire ma, prima ancora che questi riescano ad esaudire la richiesta, si alza ponendosi davanti l’uscita. Successivamente, chiama la polizia mentendo sull’accaduto e riprendendo la troupe: “Sono la senatrice Șoșoacă e vi chiedo aiuto perché delle persone hanno fatto irruzione nel mio ufficio e mi stanno minacciando“. Non finisce qui, la giornalista Lucia Goracci riesce ad evadere sfruttando un momento di distrazione e riuscendo a chiedere anch’essa aiuto alla polizia.
All’arrivo della polizia sul luogo del sequestro l’accoglienza per la giornalista italiana è tutt’altro che quella che ci si sarebbe aspettati. “I criminali siamo diventati noi”, così commenta la Goracci, che accusa la polizia rumena di non starli proteggendo. La senatrice rumena continua ad accusare la troupe, chiedendo alla polizia addirittura di perquisirli “devono anche avere rubato” con l’intento di far eliminare le riprese “cancellategli tutte le immagini”.
Un atteggiamento riprovevole che, se ce ne fosse ancora bisogno, dà una giusta misura del soggetto in questione, che con la sua propaganda rischia solamente di aumentare già l’altissimo numero di morti riscontrato per il Covid.
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di Gianmichele Trotta
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