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Nintendo: stop alle vendite in Russia

di Simone Merlo

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Nintendo si unisce alle altre case dominatrici del gaming e interrompe le vendite in Russia. Nonostante essersi anch’essa schierata contro la guerra, come ormai la stragrande maggioranza del mondo, l’azienda giapponese ha smesso di sostenere l’Ucraina pubblicamente.

Il gigante del gaming ha affermato che le circostanze che ruotano attorno all’esportazione e alla vendita dei prodotti in Russia hanno portato a questa drastica scelta. Tutto ciò, però, sta a significare che non lo sta facendo esplicitamente a sostegno dell’Ucraina, come, al contrario, hanno fatto altre società.

Abbiamo deciso di sospendere la spedizione di tutti i prodotti Nintendo in Russia per il prossimo futuro. Ciò è dovuto alla notevole volatilità che circonda la logistica della spedizione e della distribuzione di beni fisici“. Queste le parole ufficiali.

Già qualche giorno fa, la società aveva annunciato che l’eShop russo era stato messo in modalità di manutenzione. Quindi nessun utente del paese potrà acquistare giochi o altri contenuti in digitale.

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Non solo Nintendo blocca le vendite in Russia

Anche PlayStation si unisce a Nintendo bloccando le vendite alla Russia.

Sony Interactive Entertainment ha annunciato di “unirsi alla comunità globale nel chiedere la pace in Ucraina“. Inoltre ha donato 2 milioni di dollari a enti di beneficenza a sostegno dell’Ucraina oltre a sospendere le spedizioni di software e hardware.

Per quanto riguarda l’altra grande potenza, Xbox, le sue vendite le aveva già bloccate tempo fa. Risale infatti al 4 marzo l’ordine dell’azienda americana di non inviare più i loro prodotti e di cessare la vendita online degli stessi. Activision Blizzard, Epic Games, Netflix, Take-Two, la società madre di Rockstar, 2K e altro, Ubisoft, Supercell, Behavior Interactive, CI Games sono solo alcuni nomi di altre aziende che, in questi giorni, stanno facendo la stessa mossa di bloccare le vendite e l’utilizzo dei propri servizi.

di Simone Merlo

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