Tutti, tra gli appassionati di videogiochi, prima o poi si trovano a voler rigiocare qualche vecchia gloria che non è ancora stata rimasterizzata. Di conseguenza, diventa necessario ricorrere a vecchie console, che spesso non sono disponibili. Da qui, nasce il fenomeno dell’emulazione dei videogiochi: si tratta di un vero e proprio reato, e aziende come Nintendo lo prendono molto seriamente, al punto che avrebbe firmato un accordo con una compagnia per tutelarsi da questa problematica…
Tra i giochi e le console più emulate ci sono sicuramente i prodotti di casa Nintendo, come Zelda e Super Mario. E per coloro che proprio non riescono a fare a meno di rigiocare ai vecchi titoli, la retrocompatibilità è spesso un problema insormontabile; per quanto qualcuno possa dire che “l’emulazione sia la più sincera delle adulazioni”, pare però che a Nintendo non piaccia per nulla.
Durante la Gamescom 2022 l’azienda Irdeto, creatrice del sistema Denuvo, ha annunciato una partnership proprio con l’azienda giapponese; difatti, Denuvo by Irdeto sarà il nuovo software di protezione di Nintendo, ed entrerà in azione come “Nintendo Switch Emulator Protection”. Come per altre aziende, la compagnia si occuperà di parte della sicurezza informatica di Nintendo, con un occhio di riguardo volto all’emulazione su PC.
Il nuovo sistema avrà come obbiettivo principale quello di proteggere le nuove uscite della casa, bloccandone appunto la possibilità di emulazione, con l’intento di salvaguardare le vendite dei nuovi titoli disponibili.
Con un comunicato ufficiale, Irdeto ha annunciato così la collaborazione, rassicurando però anche i fan della casa di Super Mario. Difatti, si conferma che la tecnologia di protezione sarà capace di integrarsi nei sistemi di sviluppo dei giochi, senza “provocare” sostanziali modifiche alla toolchain. A detta di Irdeto, anche se un gioco è protetto nella versione PC, su Switch è possibile emularlo sin dal Day One, rendendo così vani gli sforzi.
Di conseguenza, il software impedirà l’emulazione dei titoli per Switch almeno nei primi giorni dall’uscita, ovvero il periodo più critico per le vendite. In questo modo, assicura Irdeto, chiunque vorrà giocare un titolo dovrà acquistarne una copia in maniera regolare; così, anche gli studi di sviluppo potranno aumentare le proprie entrate e dare alla propria produzione tutto lo spazio e le risorse necessarie. L’unico dubbio che rimane sul sistema è però l’effettiva compatibilità con le prestazioni di Nintendo Switch…
E voi, cosa ne pensate? Riuscirà Nintendo a proteggere le proprie opere? Fatecelo sapere su Nasce, Cresce, Respawna.
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