di Alessandro Colepio

Potrebbe sembrare una bufala, e invece non è così. La Nigeria ha pubblicato sul proprio sito ufficiale l’offerta lavorativa per ricoprire il ruolo di CT della nazionale maschile: la panchina è rimasta vuota dopo l’addio di José Peseiro, che ha salutato le Super Eagles al termine dell’ultima Coppa d’Africa persa in finale con la Costa d’Avorio.

Da quel momento, nessun allenatore ha accettato la chiamata della Federazione nigeriana, nonostante quella di Lagos sia una delle rappresentative più attrezzate dell’intero panorama africano: non tutti i CT possono vantare nomi come Osimhen, Lookman, Chukwueze e Boniface in rosa. Una situazione davvero surreale, che ha spinto i piani alti della Federazione alla drastica scelta di pubblicare l’offerta di lavoro online, in attesa di candidature.

Victor Osimhen (@Shutter Stock)

I requisiti per allenare la Nigeria

L’annuncio, comparso l’8 marzo sul sito della Nigerian Football Federation (NFF), è abbastanza preciso riguardo ai criteri fondamentali per la scelta del nuovo CT.

Innanzitutto bisogna essere in possesso di una delle certificazioni necessarie per allenare una Nazionale, come il patentino UEFA A nel caso dell’Europa. Dopodiché, la NFF richiede una certa esperienza da allenatore ad alti livelli, anche se non specifica di quali categorie si stia parlando.

Altro punto chiave è la mentalità vincente: come ampiamente riportato nel testo dell’offerta, il CT della Nigeria è una figura che deve saper resistere alla pressione, deve aver già ottenuto risultati positivi con altre squadre in carriera e deve avere l’obiettivo di raggiungere importanti traguardi con le Super Eagles.

L’ultimo requisito, anche se non fondamentale, è la conoscenza del calcio africano, che la NFF ritiene “fortemente positiva”. Nonostante la Federazione abbia optato per un metodo alquanto inusuale di selezione del nuovo tecnico, perlomeno ha fissato degli standard abbastanza alti per la valutazione dei curricula che arriveranno.

L’Africa calcistica continua a regalare sorprese ed emozioni, anche dopo la fine della Coppa continentale. Ed è bello pensare che, da qualche parte del mondo, un allenatore stia scorrendo fra le offerte di lavoro di qualche club minore e si imbatta all’improvviso nella possibilità di allenare una delle Nazionali più forti del panorama africano.

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