Un gruppo di attivisti per i diritti degli animali ha chiesto il divieto di sesso per gli uomini che mangiano carne, esortando le donne a fare una sorta di sciopero sessuale per salvare il pianeta. Secondo uno studio, infatti, gli uomini causano il 41% di emissioni in più rispetto al gentil sesso proprio a causa del consumo di più carne.
Il gruppo PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), formato da attivisti che lottano per i diritti degli animali, chiede a gran voce che venga “imposto” un divieto sessuale per gli uomini che mangiano carne. Laura Weyman-Jones, la marketing manager dell’organizzazione senza scopo di lucro, durante un episodio del NewsDay di Sky News Australia, infatti, ha esortato tutte le donne a fare uno sciopero del sesso per salvare il mondo.
Il rappresentante di PETA Australia, Tom Connel, ha poi affermato, ovviamente, che la dichiarazione è stata progettata soltanto per avviare una conversazione. “Non ci interessa davvero la tua vita sessuale. Ciò che interessa è il pianeta e gli animali con cui lo condividiamo e quegli animali stanno morendo a miliardi nei modi più rozzi che si possano immaginare per hamburger e ripieni di sandwich”.
La divisione tedesca della PETA ha evidenziato una ricerca della rivista scientifica PLOS One per avvalorare le sue affermazioni. Secondo questa ricerca, infatti, gli uomini causano il 41% di emissioni in più rispetto alle donne, proprio a causa del maggiore consumo di carne. L’organizzazione ha poi affermato che il consumo di salsicce e schnitzel è un sintomo di “mascolinità tossica” che starebbe portando alla disintegrazione del Pianeta.
Per Daniel Cox, leader del team delle campagne per PETA Germania: “Li conosciamo tutti, i padri di periferia con bottiglie di birra e pinze da barbecue, che sfrigolano salsicce da 70 gradi sulla loro griglia da £611 (€700). La zucchina aggiunta dal visitatore è guardata con sospetto e tollerata solo con riluttanza. Il fatto che i ‘maestri della griglia’ tedeschi debbano dimostrare la loro mascolinità consumando carne non è solo il dispiacere dell’animale. Ora ci sono prove scientifiche che la mascolinità tossica danneggia anche il clima. Pertanto, una pesante tassa sulla carne del 41% per gli uomini sarebbe appropriata”.
La PETA, infine, ha incoraggiato i carnivori a unirsi al loro programma Veganstart con una dichiarazione. “Per tutti i papà ancora alla griglia che vogliono ancora bambini con un futuro vivibile su un pianeta vivibile; consigliamo di cambiare il proprio stile di vita aderendo al nostro programma Veganstart”. L’organizzazione ha cavalcato l’onda delle dichiarazioni affermate da Sandrine Rousseau, un’importante parlamentare dei Verdi francesi, che ha affermato che l’uso della griglia all’aperto rappresenta la virilità, la compulsione maschile a mangiare carne e il potere sulle donne. “In questo contesto” continua Daniel Cox “sarebbe opportuno vietare il sesso o la riproduzione per tutti gli uomini carnivori”.
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