di Riccardo Rizzo
Ni No Kuni: Cross Worlds è disponibile da qualche settimana in Occidente, e già fa parlare di sé, ma non per i motivi che ci si aspetterebbe. L’MMORPG di Netmarble, che ad un primo sguardo sembrerebbe in linea con le precedenti iterazioni della saga, rivela infatti una natura inaspettata, basata su una monetizzazione ossessiva e a tratti subdola…
Le microtransazioni in un MMORPG free to play
Non è una novità che in un gioco free to play siano presenti delle microtransazioni, e Ni No Kuni: Cross Worlds non fa eccezione. Nel gioco infatti, sono presenti vari battle pass e vari bundle acquistabili. Il problema reale però, arriva quando il gioco insiste costantemente sul proporre all’utente questi bundle, in maniera quasi ossessiva.
Capita spesso, ad esempio, che dopo aver sconfitto un boss o dopo aver completato una missione importante della trama principale, appaiano a schermo dei bundle in offerta a tempo limitato. Come se ogni funzione e ogni componente del gioco mirasse a far spendere soldi all’utenza.
L’introduzione delle criptovalute e le relative conseguenze
Ni No Kuni: Cross Worlds presenta, inoltre, un sistema di criptovaluta, che l’utente può spendere o nello shop dedicato oppure convertire in altre criptovalute, come Bitcoin o Ethereum. Nel caso in cui il giocatore volesse spendere la valuta nello shop del titolo, questo offre moltissime opzioni. Nello store sono infatti presenti le armi e le armature più forti del gioco; chi deciderà quindi di investirci maggiori quantità di denaro, sarà di gran lunga agevolato nel pvp, che è la modalità, tra l’altro, in cui si possono farmare le crypto.
Questo sistema, già ad una prima occhiata, sembra essere tutt’altro che perfetto. Il colmo è stato raggiunto in questi giorni, quando a causa di lunghissime code per accedere al gioco (causate probabilmente dalla presenza dei moltissimi bot che farmano crypto in continuazione), Netmarble ha introdotto con un bundle la possibilità di saltare le code. Sì, avete capito bene: pagando la modica cifra di 7,99$ (con validità giornaliera), avrete la possibilità di entrare in-game attraverso “vie preferenziali”.
Un’idea poco apprezzata
La community videoludica non sembra però aver preso bene questa scelta degli sviluppatori, come dimostra un utente su Twitter, che scrive:
“Sto leggendo cosa sta succedendo con quel Ni No Kuni MMO. Apparentemente, per colpa di cose come crypto/NFT, i bot hanno infestato il gioco portando lunghe code per accedere ai server. E qual è stata la soluzione di Netmable? Offrire alle persone un Daily Adventurer’s Pass di 7,99$ per saltare la coda del login…”.
So I'm reading up on what's been going on with that Ni no Kuni MMO. Apparently because of the crypto/NFT stuff, bots have infested it leading to long queues for servers.
Netmarble's solution? Offer people a Daily Adventurer's Pass for $7.99 to bypass the queue to login.
L m a o
— HDKirin (@HD_Kirin) June 17, 2022
Ora, dobbiamo essere consapevoli del fatto che quello tra videogiochi e criptovalute è un legame che diventerà sempre più solido nel tempo; ma è davvero così che verranno concepiti i videogiochi in futuro? È questa la direzione in cui andremo? Vogliamo sperare che ci sia un’altra via, più intermedia, in cui al primo posto ci sia sempre il consumatore e le sue esigenze…
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