di Enrico Tiberio Romano
La città di New York e i suoi grattacieli da sempre rappresentano l’emblema del famoso sogno americano, ma solo ora uno studio ha rivelato un curioso fenomeno che avviene nella “grande mela”. Un team di ricerca ha infatti scoperto che, sotto il peso dei suoi immensi palazzi, si starebbe pian piano abbassando l’intero suolo cittadino.
New York sta davvero sprofondando?
La città di New York starebbe sprofondando di 1-2 millimetri all’anno sotto il peso dei suoi stessi grattacieli: la deformazione del terreno, che nel lungo periodo potrebbe aumentare il rischio di inondazioni, è stata mappata mettendo a confronto i dati satellitari con i modelli della geologia del sottosuolo. Questo è quanto emerge dai dati dello studio pubblicato su Earth’s Future da un team di esperti dell’Università di Rhode Island, guidati da Tom Parsons.
Gli scienziati così sono stati in grado di rilevare la massa cumulativa di oltre un milione di edifici a New York City, che risulta essere pari a circa 764 milioni di tonnellate. Questa mole spaventosa quindi giustificherebbe il singolare fenomeno geologico, ancora in fase di studio. Lo scopo, come spiegato, è quello di sensibilizzare circa il rischio di future inondazioni e cercare di limitarne i danni.
Gli esperti hanno analizzato la composizione del sottosuolo cittadino, a maggioranza sabbioso ma con parti rilevanti di limo, sedimenti argillosi e affioramenti rocciosi. I terreni più ricchi di sedimenti argillosi e riempimenti artificiali sono più suscettibili al fenomeno dello sprofondamento con valore medio di 294 millimetri misurato nella parte bassa di Manhattan. Insomma un pericolo da non sottovalutare per la Grande Mela, specie in vista di un possibile innalzamento dei mari nei prossimi decenni.
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