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New York, aprono le “stanze del buco” per controllare la tossicodipendenza

di Redazione NCI

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A New York aprono i primi due centri per contrastare la tossicodipendenza, forse l’unica strada verso una soluzione umana, efficace e definitiva. Le “stanze del buco” sono centri dove personale qualificato offre informazioni per il trattamento della dipendenza da droghe e farmaci per agire contro le overdose.

Tossicodipendenza, la piaga della grande mela

Ogni anno più di 60mila americani muoiono di overdose, a New York, in particolare, muoiono ogni anno più di 1500 persone a causa della tossicodipendenza. Il 2020 è stato l’anno con più morti per droga in assoluto, sia a New York che sul piano nazionale. Sono dati davvero allarmanti, basta pensare che nella stessa città ogni anno le morti da arma da fuoco sono al di sotto delle 300 unità, nonostante i milioni di abitanti. Proprio questi dati hanno spinto il sindaco newyorkese, già nel 2018, a proporre l’istituzione delle Sis “Supervised injection sites” (le cosiddette stanze del buco). Dei veri e propri centri per il controllo delle overdose, in cui i tossicodipendenti possano andare ad assumere la dose di cui hanno bisogno, ma sotto l’occhio vigile di infermieri, e in una condizione sterile e controllata. Le Sis, quindi, offrono a chi è già tossicodipendente, ed è già in possesso della propria dose, di farne uso in modo sicuro e igienico, proteggendolo anche dalla possibilità di contrarre il virus dell’Hiv.

A distanza di anni dalla proposta, l’iniziativa, che spera di contribuire a ridurre il numero di morti per overdose, è stata annunciata dal sindaco Bill de Blasio e dal commissario per la Salute della Grande Mela, Dave A. Chokshi. “Personale addestrato nei due siti newyorkesi, nei quartieri di East Harlem e Washington Heights, fornirà, dunque, aghi puliti, somministrerà naloxone per contrastare le overdose e fornirà agli utenti opzioni per il trattamento della dipendenza”, hanno spiegato funzionari sanitari alla presentazione dell’iniziativa.

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La prima “stanza del buco”

New York, quindi, diventerà la prima città americana ad avere stanze del buco autorizzate, ma altre iniziative del genere sono già presenti in altri paesi. Stanze del buco, esistono già a Vancouver, in Canada, oltre che in Australia e in Olanda, Germania e Svizzera. Nel 1986 aprì a Berna il primo locale per il consumo di droga controllato. Le “stanze del buco” contribuirono alla sparizione della scena aperta della droga nelle città svizzere. Per entrare si fa la fila, come alla Posta, e chi vuole consumare qui la sua dose prende un biglietto e aspetta il suo turno. Una volta effettuata la dose si deve pulire, e in seguito un membro del personale va a disinfettare la postazione. Le stanze del buco sono una parte importante della riduzione dei danni, uno dei pilastri su cui si basa la politica della droga della Confederazione. La limitazione dei danni sta proprio nella disponibilità ad accompagnare le persone attraverso le diverse fasi della propria dipendenza, affinché le cose non peggiorino.

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di Antonio Stiuso

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