di Redazione NCI

Il razzo New Glenn di Blue Origin, creato da Jeff Bezos, ha completato con successo il suo primo test di lancio, segnando un passo importante verso l’espansione del turismo spaziale e delle missioni commerciali. Con una capacità di carico superiore e un design innovativo, New Glenn promette di rivoluzionare il settore spaziale.

Jeff Bezos (@Shutterstock)

Blue Origin decolla con New Glenn: un razzo promettente, ma il booster…

Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, ha completato con successo il primo lancio del razzo New Glenn, che prende il nome dall’astronauta John Glenn, il primo statunitense a essere entrato in orbita intorno alla Terra. Sebbene fosse programmato per le ore 7:00 italiane, il lancio ha subito un ritardo di oltre un’ora a causa di due interruzioni improvvise durante il conto alla rovescia. Tuttavia Blue Origin non è riuscita a far atterrare dopo pochi minuti il booster, che sarebbe dovuto arrivare su una piattaforma di atterraggio nell’oceano per potere essere riutilizzato. Il decollo è avvenuto dalla Space Force Station di Cape Canaveral, in Florida, dalla stessa piattaforma utilizzata per lanciare le navicelle della NASA mezzo secolo fa.

New Glenn: la nuova frontiera della progettazione spaziale e la sfida a SpaceX

Il razzo New Glenn, realizzato da anni e finanziato dal fondatore Jeff Bezos, ha una lunghezza di 98 metri e un diametro di sette, è stato progettato per trasportare carichi commerciali in orbita, grazie ad una piattaforma sperimentale, e per rientrare sulla Terra, pronto per essere riutilizzato. La missione ha una durata totale di 6 ore. New Glenn è considerato una possibile alternativa ai Falcon 9 e Starship di SpaceX, questo perché combina la riutilizzabilità, la capacità di carico e il supporto finanziario per competere efficacemente nel mercato dei lanci spaziali commerciali e governativi, sfidando le proposte di SpaceX.

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