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NCR Second Chance: Dishonored e le dimenticate imprese di Corvo

Il mercato videoludico è ricolmo di videogiochi che non sono riusciti a emergere come altri. D’altronde, in un’industria così competitiva e ricca, è facile che un gioco floppi e non riesca ad ottenere il successo desiderato. A volte, rimane specifico di una nicchia di giocatori, proprio come il gioco di cui parleremo oggi. In questo nuovo appuntamento di NCR Second Chance, esploreremo il caso di un videogioco che, nonostante la sua straordinaria bellezza e le tante copie vendute, non è stato capace di perdurare nella memoria collettiva come altri. Sto parlando di Dishonored, un titolo dal fascino indiscutibile ma relegato ormai ad una piccola cerchia di fan.

 

Dishonored: la perla nascosta di Arkane

Molti di voi lettori, probabilmente, si ritroverebbe anche in disaccordo nel dedicare un capitolo di Second Chance a questo titolo. Per chiunque lo abbia mai giocato, infatti, Dishonored rappresenta uno dei migliori giochi mai provati. Questo, infatti, rappresenta il miglior esempio di gameplay stealth, contornato da una serie infinita di combo e possibili approcci ai singoli livelli. Non a caso, su Metacritic.com è stato etichettato come un assoluto must-play, con un punteggio di ben 91/100 dalla critica e 8.5 di User Score. Ma allora perché non ci si ricorda ancora oggi della grandezza del titolo?

Quando si parla di Dishonored dobbiamo considerare l’elevata specificità del titolo. Pur trattandosi di uno dei giochi stealth migliori di sempre, sono pochi i giocatori che ricercano un’avventura di questo tipo. Il pubblico è più indirizzato ad esperienze dinamiche e veloci, piene di sequenze di azione una dopo l’altra. Non che in Dishonored sia impossibile avere un gameplay rapido, ma per ottenerlo è necessaria un’elevatissima padronanza degli elementi di gioco.

Proprio per questo, la fetta di pubblico a cui questa perla si rivolge risulta essere molto limitata. Ciononostante, questi “pochi” giocatori potrebbero facilmente ritenere Dishonored uno dei migliori titoli mai provati. Se conoscete qualcuno che ci ha giocato, probabilmente avrà cercato, almeno una volta, di convincervi a giocarlo. Ed è proprio quello che cercherò di fare anch’io in questo articolo. Riuscirò a convincervi a dargli una seconda chance?

 

Riuscirete a riacquisire il vostro onore?

Per molti di voi Dishonored potrebbe rappresentare un’esperienza molto particolare e forse anche inedita. Ciononostante, non lasciatevi scoraggiare e spaventare e, fidatevi, dategli una seconda chance: con questo titolo potreste provare davvero emozioni uniche. E non sto parlando della storia (che comunque è veramente ben scritta e ricca di personaggi originali), ma soprattutto del gameplay.

All’inizio potreste fare un po’ di fatica a prendere padronanza con le meccaniche, ma tranquilli, è tutto nella norma. Siamo abituati a tipi di approccio totalmente diversi, in cui ci lanciamo verso il massacro di ogni singolo nemico si metta davanti a noi. In Dishonored la storia è molto diversa.

Non che non possiate giocarlo come se foste in Doom, ma non è come gli sviluppatori lo hanno inteso. Oltre ad accorgervi proprio di questa artificialità, Arkane ha pensato bene di introdurre un’interessantissima meccanica per scoraggiare questi approcci aggressivi: il chaos. Più uccidete, più il chaos nel vostro mondo aumenterà, il che significa che i livelli diventeranno più difficili.

Ma la bellezza di Dishonored sta proprio nella libertà che gli sviluppatori, comunque, ci lasciano. Il gioco è pensato per essere stealth, ma se voi volete giocarlo diversamente siete liberi di farlo e divertirvi comunque moltissimo. Vengono lasciate aperte una miriade di possibilità diverse tra loro e ugualmente ricche di contenuto.

Per farvi capire meglio quello che intendo dire, vi lascio qui sotto il video di un ragazzo abilissimo mentre gioca in modalità High Chaos (Caos Alto). Il video è ovviamente SPOILER, ma la sua visione potrebbe aiutarvi a farvi capire quando un gioco stealth, all’apparenza noioso e senza carattere, possa essere spettacolare.

 

Replicare un capolavoro: un’impresa ardua

Prima di tutto, non fate l’errore di pensare che essendo Dishonored un nome poco “popolare” questo sia un gioco “nella media”. Il motivo principale per cui si parla poco di questo gioco è l’estrema difficoltà che Arkane ha riscontrato nel riproporlo sul mercato con il suo sequel,

Badate bene, Dishonored 2 è tutto tranne che un brutto gioco e un seguito mal riuscito, ma nulla di paragonabile alla grandezza del primo capitolo. Insomma, questo sequel non è riuscito a brillare come l’originale, rimanendo timidamente coperto dalla sua ombra. A causa della poca innovazione nel gameplay, Dishonored 2 acquisisce le caratteristiche di un’ottima e lineare continuazione dell’originale, apprezzatissima dai fan del primo, ma poco quelle di una vera e propria evoluzione, che magari avrebbe potuto aprire il franchise a un pubblico più ampio.

Di questo non bisogna farne una colpa agli sviluppatori e ai designer: il primo Dishonored era già estremamente ricco ed articolato, a tal punto che l’aggiunta di nuovi elementi avrebbe potuto rovinare la struttura originale del gioco. Ripetere e superare la grandezza di un titolo come Dishonored era un’impresa così ardua che, giustamente, Arkane ha preferito non rischiare.

Non a caso, con l’intenzione di provare nuove meccaniche e stili di gioco, Arkane ha preso la saggia decisione di lanciare una nuova IP: Deathloop. Un titolo estremamente valido, simile e simultaneamente diverso a Dishonored, che ha permesso al team di sperimentare senza “sporcare” l’identità del loro primo successo. Chissà, però, che questi due giochi non si possano incontrare. Arkane, infatti, ha di recente dichiarato che si tratta del medesimo universo narrativo: che sia l’occasione per riportare in vita il franchise di Dishonored con una ventata di innovazione possibile grazie all’esperienza fatta con lo sviluppo di Deathloop?

Conclusione

Spero che questo articolo possa aver acceso in voi la voglia di provare ad immergersi in questo strepitoso mondo. Dishonored potrebbe essere capace di regalarvi decine e decine di ore di divertimento, basta solo dargli un’altra chance! Se siete interessati all’acquisto, questo è il link della sua pagina Steam, su cui è in vendita a soli 9,99 euro. Quale occasione migliore?

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Lorenzo Fazio

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