Giunge così al termine anche questa stagione di NBA. Sia la regular season che i playoff hanno saputo offrire emozioni e continuo spettacolo ma è solo una la squadra che ha potuto alzare il trofeo. Ecco com’è andata l’ultima serie dell’anno.
La supremazia nella prima parte del campionato e durante le serie dei playoff hanno agilmente portato Jokic e compagni alla loro prima finale. Gli avversari sono i Miami Heat, squadra da non sottovalutare vista l’impresa che hanno compiuto arrivando fin qui. Anche in questo caso i ragazzi di Spoelstra partono come sfavoriti, e sono dunque chiamati a ribaltare i pronostici. Questa volta però non c’è nulla da fare. I Denver Nuggets partono subito forte, vincendo la prima partita con 11 punti di distacco sul campo avversario. L’incontro successivo vede vittoriosa Miami che, nonostante i 41 punti del serbo, riesce ad imporsi davanti ai propri tifosi riaccendendo la speranza.
Speranza che però dura ben poco. Le due successive partite sono a senso unico. Mazzulla guida il team alla ricerca del primo match point, arrivato proprio al termine di gara 4. Il duo Jamal Murray e Nikola Jokic chiude il terzo incontro con una tripla doppia ciascuno, mentre sul fronte opposto solo Adebayo completa una doppia doppia. Nella quarta partita della serie è invece Aaron Gordon a mettersi sotto i riflettori, mettendo a referto 27 dei 108 punti segnati nel campo avversario. La festa è arrivata in casa, davanti ai propri tifosi, dopo aver conquistato anche gara 5. Inutili i tentativi finali di Miami per provare a forzare i supplementari, i Denver Nuggets dimostrano ancora una volta la loro supremazia. L’ultima sfida si conclude con il risultato di 94-89, che vede nuovamente brillare il serbo Jokic.
Ormai non è più una novità ma il centro dei Denver Nuggets continua a regalare prestazioni straordinarie. Dopo aver concluso i playoff viaggiando con una tripla doppia di media, anche nelle Finals non si spreca. Viene infatti premiato come MVP delle finali, dominate dalla squadra californiana nonostante la sconfitta in gara 2, ma non è l’unico a splendere nel roster. Anche Jamal Murray ha saputo dimostrare le sue potenzialità, terminando ogni partita in doppia cifra e sfornando assist ai compagni. Nonostante il terribile infortunio che lo ha costretto a saltare tutta la scorsa stagione, la guardia canadese è tornata più carica che mai. Al suo fianco ha brillato anche Aaron Gordon, che in questa ultima fase della stagione è sceso in campo al meglio delle forze. Insieme a Jokic e Murray completa il terzetto che è riuscito ad aiutare la squadra a portare il primo anello NBA nelle mani dei Nuggets.
Archiviata questa stagione occhi puntati prima sul draft e poi sulla preseason, perché le altre società cercheranno in tutti i modi di rafforzarsi per affrontare i nuovi campioni il prossimo anno.
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