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Nasce Mia Hand, la prima mano bionica collegata a nervi e muscoli

di Francesco Ferri

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Mia Hand  è la prima mano bionica collegata direttamente a nervi e muscoli. Il progetto, innovativo e unico nel suo genere come riportato da IngegneriaBiomedica.org è stato coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

La mano bionica

Si tratta di un modello di mano bionica unico al mondo. Questo perché il dispositivo è connesso in modo diretto ai nervi e ai muscoli residui del braccio di una persona. Si chiama Mia Hand, risultato di un progetto europeo denominato DeTop, coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il supporto dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, l’azienda italiana Prensilia, l’Università Campus Bio-Medico di Roma e il Centro Protesi dell’Inail.

Un risultato innovativo

Il risultato tanto speciale è dovuto ad un’innovativa interfaccia uomo-macchina, che permette al paziente di controllare la mano in maniera totalmente naturale. I ricercatori, guidati da Max Ortiz Catalan, hanno sviluppato una tecnica capace di fissare l’elemento sostituivo allo scheletro, collegandolo con il sistema nervoso tramite elettrodi impiantanti nei muscoli e nei nervi. Questo consentirebbe di evitare il dolore molto spesso causato dalle protesi più sofisticate presenti sul mercato, che sovente risultano anche poco controllabili. Il dispositivo è stato inoltre reso completamente personalizzabile esteticamente, così da essere ancor più facilmente accettato dall’utilizzatore. “Mia Hand è nata per essere mostrata, e non nascosta“. Così ha dichiatato Francesco Clemente, direttore esecutivo di Prensilia, l’azienda che ha realizzato l’arto bionico “Vogliamo che non sia percepita da chi la utilizza soltanto come la protesi di una mano ma come il proprio arto, una perfetta espressione di sè“.

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