Attualità

NASA, le meravigliose immagini del telescopio James Webb

La NASA, acronimo di National Aeronautics and Space Administration, è l’agenzia spaziale più famosa e importante al mondo. Negli anni le tecnologie usate dall’azienda americana hanno continuato a svilupparsi, raggiungendo livelli e risultati impensabili.

L’ultima novità che ha dell’incredibile riguarda alcune galassie che arriverebbero a 13 miliardi d’anni d’età. Un’età e una distanza davvero clamorose, un passo avanti che ci avvicina a sondare i misteri dietro nascita dell’universo. Infatti, il nuovo fenomenale James Webb Telescope è in grado di andare “indietro” fino 100 milioni di anni post Big Bang, arrivando quindi al cuore dello spazio. Riesce inoltre ad osservare galassie bambine e individuare le atmosfere dei pianeti extrasolari.

Un’impresa senza precedenti, che è costata al governo americano circa 12 miliardi di dollari. Ne è valsa la pena però, visto l’incredibile risultato appena conseguito.

La NASA colpisce ancora: nuove galassie trovate

Con grande gioia degli appassionati e non solo, la NASA ha poi reso pubblici diversi scatti del telescopio James Webb, principalmente quelle che riguardano l’ammasso di galassie SMACS 0723. Le foto ottenute dallo strumento, posizionato su un satellite ad 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, sono le seguenti:

 

Fonte: Sito ufficiale NASA

 

Fonte: Sito ufficiale NASA

 

I rilevamenti ottenuti sono stati possibili grazie alla radiazione infrarossa. Il mantenimento delle immagini non è stato semplice, dato che gli strumenti sono dovuti rimanere ad una temperatura di 235º sotto lo zero per far si che il calore non influenzasse le immagini. Ovviamente, i colori che vediamo vengono detti “falsi”, essendo generati dall’applicazione di numerosi filtri sopra la fotografia originale. I colori nitidi tendenti all’azzurro e al rosso sono utilizzati per far capire al meglio l’entità dei corpi celesti.

Le porzioni di cielo che vediamo, secondo quanto riportato dalla NASA, equivarrebbero ad un granello di sabbia alla distanza di un braccio che risale a 13 miliardi di anni fa. Infatti, molto probabilmente queste galassie ora non esistono più: a noi arriva solo il loro “fantasma” sotto forma di luce.

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Enea Bacciocchi

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