Cometa (@Pixabay)
Scoperta a luglio 2025, la cometa 3I Atlas sta destando una serie di interrogativi tra gli astronomi per la sua natura enigmatica. A causa del suo comportamento anomalo, la NASA è disponibile ad attivare il protocollo di difesa planetaria.
La cometa 3I Atlas è il terzo oggetto interstellare identificato nel nostro Sistema Solare (i primi sono l’1I Oumuamua e 2I Borisov), da cui il prefisso. Il nome “Atlas“, invece, sta ad indicare il sistema Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System che l’ha rilevata. L’oggetto (di 45 km di diametro) è stato definito dalla NASA come interstellare a causa del suo percorso orbitale, il quale non è chiuso attorno al Sole. Tracciando l’orbita di 3I Atlas nel passato, la cometa ha chiaramente un’origine esterna al nostro sistema solare.
Secondo le prime previsioni della NASA, il punto più vicino della traiettoria della cometa con la Terra avrebbe dovuto essere di 1,8 unità astronomiche (circa 270 milioni di chilometri). Era inoltre stato previsto che 3I Atlas avrebbe raggiunto il punto più vicino al Sole il 30 ottobre 2025, con una distanza di circa 1,4 UA (ovvero 210 milioni di chilometri), appena all’interno dell’orbita di Marte.
La cometa presenta una serie di caratteristiche che la distinguono rispetto agli altri due oggetti interstellare identificati. Una di esse riguarda la coda della cometa stessa, la quale sarebbe in grado di cambiare la propria direzione. Infatti, 3I Atlas si è diretta in una zona dello spazio che non corrispondeva a quello previsto dai modelli. La traiettoria stessa sembra aver subito continue variazioni.
Il massimo esempio di tali anomalie è relativo a quando la cometa, trovandosi vicina al Sole, ha improvvisamente cambiato direzione grazie alla sua coda. Alla luce di un’analisi spettroscopica, poi, risulta che la composizione chimica di 3I Atlas differisce da quella delle comuni comete. Sono stati trovati metalli pesanti e composti organici complessi, i quali si riferiscono a sezioni dello spazio molto diverse dal nostro Sistema Solare in quanto a composizioni chimico-fisiche. Altra caratteristica fuori dal comune è la sua emissione di calore, più forte di quanto atteso.
La sua densità, inoltre, è molto superiore rispetto a quella delle altre comete conosciute, tanto da renderla più simile ad un asteroide. Alcuni astronomi ritengono infatti che si possa parlare di un oggetto ibrido, una cometa/asteroide. Altri, invece, assicurano si tratti di una cometa.
Attualmente, 3I Atlas non rappresenta un pericolo per la Terra, poiché ci sono almeno 150 milioni di chilometri di distanza tra i due corpi celesti. Il suo comportamento anomalo desta però interesse e prudenza negli esperti.
Scritto da: Gaia Cobelli
Fonti: Il Giornale, NASA
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