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Napoli: il sangue di San Gennaro si è liquefatto per la terza volta in un anno

di Lorenzo Peratoner

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Uno dei simboli di Napoli ha compiuto per la terza volta in quest’anno il suo “prodigio”; come annunciato dal monsignor Vincenzo De Gregorio, il sangue di San Gennaro si è liquefatto alle 10:36 della mattinata di ieri, dando origine a un lungo e caloroso applauso da parte dei fedeli raccolti nella Cappella del Tesoro di San Gennaro.

Napoli: è avvenuto il “miracolo”, le parole di Vincenzo de Gregorio

Si tratta, come vuole la tradizione, di un segno di buon auspicio per la città partenopea, la quale nel corso della sua storia si è sempre cinta intorno a quello che, per i fedeli, è considerato un “prodigio”. Ad annunciare il “miracolo laico” è stato il monsignor Vincenzo De Gregorio, il quale, una volta estratta la teca, ha affermato che il sangue era “ancora solido ma in fase di scioglimento“.

In occasione di questa ricorrenza, De Gregorio ha affermato:

“C’è sempre il rischio che San Gennaro diventi pizza e mandolino, feticcio per avere fortuna. Invece la festa di San Gennaro è esclusivamente in virtù di quello che celebriamo: la morte in croce di Gesù. Chiediamo al martire San Gennaro che la sua testimonianza di vita, fino al sangue, ci tuteli e ci incoraggi”.

Nel corso dei secoli questa figura, infatti, ha assunto un significato sempre più folkloristico e popolare, come portatrice di fortuna; è un credenza molto radicata, ad esempio, ricollegare il “miracolo” all’arresto dell’eruzione del Vesuvio del 1631, che ha causato oltre 4mila vittime.

Fonti: ANSA

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