È accaduto a Napoli il fattaccio, che ha visto le vittime inseguite dai residenti della zona, mentre i criminali sono potuti fuggire indisturbati. A ricostruire l’accaduto è un testimone, e a riportare la dichiarazione è Il Mattino.
In un quartiere di Napoli, più precisamente a Montesanto, si è consumato un fatto piuttosto grave. Qui, secondo la ricostruzione, due turisti avrebbero rischiato di essere scippati nei dintorni della stazione di Cumana. Ma quello che ha dell’incredibile è il fatto che alcuni dei residenti della zona abbiano aiutato a scappare i criminali, piuttosto che supportare i due malcapitati turisti…
A raccontare l’accaduto è un testimone anonimo. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni, avanzate al consigliere reginale Francesco Emilio Borrelli e riportate anche da Vesuviolive.it:
“Signor Borrelli, questa città ormai è alla mercé della delinquenza e stiamo diventando come i quartieri malfamati di Rio. Ho assistito ad una scena vergognosa durante la quale mi è venuta la nausea di vivere qui… Ero a Montesanto con le mie figlie di 7 e 9 anni e mia moglie. Mentre rincasavo notavo dietro di me uno strano movimento, quindi mi giro di scatto e subito capisco che sta per succedere qualcosa.
E infatti, 2 ragazzi corrono e cercano di strappare la tracolla dalle braccia di una turista che era col compagno, ma la turista insieme al suo compagno sono scaltri e cercano di non farsi derubare. Ma la cosa non è finita qui, perché il turista visto che il ragazzo insisteva a prendersi la tracolla ha cominciato a fuggire da solo verso piazza carità rincorso non solo dai 2 ladri, ma da tutto un intero quartiere che io credevo stesse aiutando il turista. Macché, davano manforte al ladro facendolo scappare per evitare che venisse la polizia.
C’è stata una fiumana di gente che usciva dappertutto, anche perché il tutto è successo davanti alla Cumana con centinaia di persone, e nessuno li ha bloccati. Ha visto tutto il quartiere, e non solo. C’erano un sacco di ragazzi che deridevano i 2 ladri dato non erano “bravi” come ladri e avevano portato ‘o scuorno’ (il disonore) nel quartiere. Sono allibito, credevo che in quel quartiere dopo i fatti del commerciante morto a causa della rapina e del suonatore rumeno, volessero almeno riscattarsi come hanno fatto i Quartieri Spagnoli e Forcella. Ma no, loro, almeno certa gente, vivono ancora così”.
Si tratta quindi di un fatto increscioso, che senza dubbio crea malumori in quella parte della popolazione che non supporta questo tipo di attività criminose. Secondo una statistica raccolta dal Sole 24 Ore, Napoli figura come la 14esima città con il tasso di criminalità più alto d’Italia, al 2020. Certo è che fatti del genere non aiutano certo a risollevarne il buon nome, anzi.
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