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Nakajima, debutto con rosso e.. famiglia disperata

Arbitro mostra il cartellino rosso (@Shutter Stock)

L’emozione gioca brutti scherzi. È successo a Shoya Nakajima, che probabilmente agitato dalla presenza della sua famiglia in tribuna ha perso la testa e ha giocato pochissimo. Il giocatore dell’Antalyaspor, infatti, dopo essere subentrato non è decisamente riuscito ad esprimersi al meglio.

Nakajima, la strada per la Turchia

Giapponese di nascita, ha sempre avuto il sostegno della famiglia, anche se presto, per inseguire il suo sogno, va lontano da casa. Vola infatti in Portogallo, dove viene considerato un ottimo talento, passando per la Portimoense per poi approdare al Porto.

Ora la nuova avventura, sempre in Europa, ma in Turchia. In estate lo cerca l’Antalyaspor e lui accetta, con la famiglia che decide di andare a gustarsi l’esordio attraversando l’Asia dal Giappone alla penisola anatolica.

Esordio da incubo e famiglia disperata

L’Antalyaspor di Nakajima gioca contro l’Adana Demirspor, allenato da Vincenzo Montella. Il giapponese parte dalla panchina, e al 58° arriva il suo momento. Quando entra, il risultato è già sullo 0-1 per gli avversari, con le squadre che giocano entrambe in dieci uomini.

L’ex Porto entra, il tempo di un giro palla difensivo e lui interviene in maniera scomposta e in ritardo sulla caviglia di un avversario. L’arbitro estrae il giallo, poi va al VAR e ci ripensa: rosso diretto. In tribuna, la famiglia è incredula, con la madre che si copre addirittura il volto per la disperazione.

Se l’esordio di Nakajima è andato male, per la squadra è finita anche peggio. L’Adana ha vinto 0-3 e il suo Antalyaspor ha concluso il match in nove contro dieci. Insomma, speriamo che possa rifarsi, sia davanti ai tifosi che davanti alla famiglia.

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Federico Minelli