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Moon Knight Episodio 2, la recensione: evoca il costume

di Gabriele Di Nuovo

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Il secondo episodio di “Moon Knight” è disponibile su Disney+ dal 6 aprile. Nel cast troviamo Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. L’episodio è diretto da Justin Benson e Aaron Moorhead.

Oggi è mercoledì e su Disney+ è disponibile il secondo episodio di “Moon Knight”. La nuova serie ambientata nel MCU con questo episodio consolida la sua distanza dall’universo principale e i suoi protagonisti intriganti. L’introduzione di Layla e la rivelazione delle motivazioni dietro il villain e Khonshu, aprono spunti narrativi che ci accompagneranno fino al finale di stagione previsto per il 4 maggio.

Un mistero da risolvere

Dopo lo scontro al British Museum con uno sciacallo egiziano, Steven (Oscar Isaac) viene licenziato. Questo lo porterà ad indagare e comprendere cosa sta succedendo e chi sia Marc. Dopo aver scoperto alcune informazioni inerenti al mercenario con cui condivide il corpo, Steven fa la conoscenza di Layla (May Calamawy). Dopo il loro incontro i due si ritroveranno braccati dagli uomini di Arthur Harrow (Ethan Hawke), con quest’ultimo deciso a recuperare lo scarabeo d’oro da Steven/Marc.

Questo secondo episodio di “Moon Knight” inizia a comporre il puzzle che forma l’intera storia della serie. Le motivazioni che spingono Marc, Khonshu e Arthur Harrow a scontrarsi tra loro, non sono le classiche dinamiche da eroe e cattivo. Questo offre non solo un ottimo lavoro di scrittura dei personaggi, ma un qualcosa di inedito all’interno dell’universo cinematografico Marvel.

Delle motivazioni discutibili

Il secondo episodio di “Moon Knight” mette in evidenza lo scopo dei vari personaggi. Da Steven che vuole semplicemente vivere una vita normale a Marc che cerca di rispettare un accordo con Khonshu. Tra le due personalità e il Dio della Luna troviamo Layla e il villain Arthur Harrow. Da una parte abbiamo Layla che cerca semplicemente di aiutare Marc, mettendosi così in una situazione più grande di lei. Dall’altra invece troviamo Arthur Harrow e il suo piano di “salvezza del mondo”.

moon knight

Ed è proprio il piano di Harrow e lo scopo di Khonshu ad offrire lo spunto di riflessione più interessante dell’intero episodio. I due personaggi vogliono raggiungere un obiettivo e questo per quanto sia valido, porta dietro delle conseguenze molto grandi. In questo dualismo troviamo al centro di tutto Marc/Steven. Le due personalità scopriranno di ritrovarsi non solo a lottare per la loro vita, ma per qualcosa di più grande.

Il MCU è sempre più lontano

Anche questo secondo episodio oltre a confermare le ottime interpretazioni del suo cast, mette un altro tassello per la sua distanza dal MCU. Oltre ad un piccolo easter egg che colloca la serie all’interno dell’universo cinematografico, “Moon Knight” continua a mantenere le distanze dal MCU. Questo è solo un bene per una serie che mette in scena toni e ambientazioni differenti rispetto al passato. Infatti anche nel nuovo episodio abbiamo una sequenza che avvicina molto il prodotto al genere horror.

La regia di Justin Benson e Aaron Moorhead è molto buona, mantenendo così il livello qualitativo messo in scena da Diab nel primo episodio, ma a peccare come nel precedente è la fotografia. Nonostante l’ottima sequenza action presente, la fotografia si mostra inferiore e poco cinematografica rispetto alle altre serie Marvel arrivate su Disney+. Ma a migliorare in questo secondo episodio è la CGI.

Una CGI in miglioramento?

Nell’episodio precedente abbiamo potuto vedere una CGI non al livello delle produzioni Marvel Studios. Ma in questo secondo episodio forse siamo davanti ad una svolta. Rispetto al pessimo inseguimento realizzato completamente in CGI, la sequenza action dello scontro tra Moon Knight e lo sciacallo egiziano evocato da Arthur Harrow, è decisamente di un livello qualitativo maggiore. Ma nonostante questo miglioramento, il livello è ancora inferiore alle serie precedenti del MCU.

moon knight

A rendere ancora una volta al meglio è Khonshu. Inoltre in questo episodio si mostra per la prima volta Mr. Knight, mostrando non solo una grande fedeltà alla controparte cartacea, ma anche una presenza scenica migliore dello stesso Moon Knight, che al netto dei miglioramenti, si mostra ancora posticcio nel lavoro di computer grafica.

Considerazioni finali

Dopo un buon inizio, “Moon Knight” alza la sua posta in gioco. Introducendo temi e personaggi in modo decisamente efficace, la serie ideata da Jeremy Slater può seriamente candidarsi come miglior prodotto Marvel Studios su Disney+. Il cambio alla regia non ha influenzato sulla qualità complessiva del prodotto e anzi regala una sequenza action di gran lunga superiore rispetto a quella mostrata nel primo episodio. Le interpretazioni del cast restano ottime anche con una May Calamawy che entra in gioco un episodio dopo rispetto al resto del cast. La fotografia purtroppo però resta poco cinematografica e la CGI nonostante dei piccoli miglioramenti, resta inferiore al resto dei prodotti del MCU.

Pro

  • Le interpretazioni del cast;
  • La sequenza action di questo episodio;
  • Le tematiche protagoniste della storia;
  • Il dualismo tra Khonshu e Arthur Harrow.

Contro

  • Fotografia poco cinematografica;
  • CGI in miglioramento ma indietro rispetto al resto del MCU.

Qui di seguito trovate la recensione del primo episodio e alcune delle nostre ultime recensioni:

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di Gabriele Di Nuovo

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