L’esordio dell’Argentina di Maradona ai Mondiali di Italia ’90 non poteva avvenire in maniera peggiore. La squadra di Maradona subì un fortuito gol di testa e non riuscì più a trafiggere il portiere Thomas N’Kono, che quella partita neanche doveva giocarla. Il titolare sarebbe dovuto essere Bell, che però in conferenza stampa disse che, a suo modo di vedere, all’Argentina sarebbe bastato mezzo Maradona per vincere. La federazione camerunense non fu entusiasta delle dichiarazioni e decise di dare spazio a N’Kono. Il portiere africano fece un’ottima figura, tanto da diventare l’idolo giovanile di un certo Gigi Buffon. Come nel caso precedente, anche l’Argentina si riprese subito dal passo falso e arrivò fino in finale, dove si dovette inchinare alla Germania.
Era l’anno della Coppa del Mondo negli States, quella degli Azzurri in finale grazie a Roby Baggio e dei maledetti rigori di Pasadena. Al Mondiale esplose la stella di Hristo Stoichkov, capace di trascinare la sua Bulgaria fino in semifinale, dove poi perse contro l’Italia. La sua gara migliore fu sicuramente quella contro la Germania ai quarti: vinse ampiamente la sfida a distanza con Klinsmann e segnò due reti, di cui una su punizione, decisive per l’1-2 finale. La straordinaria stagione valse al bulgaro il Pallone d’oro del 1994, un premio più che meritato per uno dei migliori giocatori della storia del calcio.
Questa partita è una ferita ancora aperta nel cuore degli italiani: dopo il successo del 2006 e la disfatta del 2010, i Mondiali 2014 in Brasile sembravano un’ottima occasione di rilancio. Gli Azzurri vinsero la prima gara contro l’Inghilterra, sulla carta la più ostica squadra del girone, e andarono a giocarsi il passaggio del turno contro il Costa Rica. All’Arena Pernambuco di Recife l’Italia accusò il caldo torrido molto più dei suoi avversari caraibici e uscì sconfitta a causa di un colpo di testa di Bryan Ruiz. La Nazionale perse anche l’ultima gara contro l’Uruguay, quella del famoso morso di Suarez, e abbandonò ancora una volta il Mondiale ai gironi. Un girone clamoroso, in cui le due big, Italia e Inghilterra, uscirono a testa bassa.
I tedeschi non ci hanno mai saputo fare con le campagne in Russia, ma quella dei Mondiali di 4 anni fa fu sicuramente una delle batoste più sonore della storia del loro calcio. I campioni in carica faticarono con Svezia e Messico, ma riuscirono comunque a giocarsi il passaggio del turno contro la Corea del Sud, che aveva perso le altre due gare ed era ormai eliminata dal torneo. I tedeschi attaccarono in maniera nervosa e caotica e al 92′ subirono il gol dell’1-0 sugli sviluppi di un corner. Gli uomini di Low provarono ad agganciare disperatamente un pareggio ma l’ultimo contropiede con Neuer ormai stabilmente nell’area coreana portò al gol di Son che decretò l’uscita della Germania dai Mondiali poi vinti dalla Francia.
Queste elencate sono le vittorie più incredibili e le sconfitte più sonore della storia dei Mondiali, ma come ci insegna anche il Qatar la lista è in costante aggiornamento. Per il bene dello spettacolo speriamo che anche le prossime gare possano regalarci qualche sorpresa!
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