Il binomio calciatore-studente è spesso accompagnato da perplessità ed interrogativi. Molti (erroneamente) sostengono che la carriera sportiva non possa andare a braccetto con quella accademica, nonostante diversi casi nel calcio professionistico contraddicano tale tesi. Chiellini, Lewandowski, Xabi Alonso e Juan Mata sono solo alcuni esempi di campioni sul rettangolo di gioco e tra i banchi di scuola.
Il difensore egiziano Mostafa Mohamed avrà sicuramente pensato ai suoi più illustri colleghi mentre era in procinto di iscriversi all’Università del Cairo. Solo recentemente, però, la verità è venuta a galla: non era Mohamed a sostenere gli esami, bensì… un sosia.
Gli esami universitari terrorizzano milioni di studenti in ogni angolo del mondo: non fa eccezione Mostafa Mohamed, difensore egiziano del Galatasaray. Il calciatore, però, è riuscito a sconfiggere questa paura superando brillantemente un esame all’Università del Cairo. Peccato, però, che in quei precisi istanti l’egiziano fosse in Camerun, impegnato con la propria nazionale in Coppa d’Africa.
Come riportato da Mundo Deportivo, un giovane si è presentato all’Università, sostenendo l’esame con l’identità del difensore. Un lavoratore dell’istituto si è reso conto che la persona che stava rispondendo alle domande non era il giocatore 24enne .
Smascherato, il sosia non ha retto alla pressione e ha confessato di non essere Mostafa Mohamed. Stando a quanto riportato dal sosia, si sarebbe trattato di un “favore per un amico”. Non il primo, però: secondo il quotidiano spagnolo, il giovane avrebbe dichiarato di aver superato ben tre esami sotto falsa identità.
La polizia egiziana ha subito arrestato il sosia del calciatore, avviando inoltre un’indagine al fine di stabilire se, dietro al “favore”, vi sia stato un pagamento da parte del difensore del Galatasaray. Il diretto interessato non ha fornito alcuna dichiarazione: troppo impegnato con lo studio o con la ricerca di una valida alternativa?
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di Lorenzo Ruggieri
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